Consulta dei giovani: intenso lavoro anche con il lockdown

Consulta dei giovani: intenso lavoro anche con il lockdown

BRA La volontà di condividere idee e di superare l’atavico problema dell’inclusione dei giovani hanno animato, soprattutto negli ultimi anni (quelli in cui la guida di quest’organo è stata affidata al consigliere di maggioranza Iman Babakhali) i lavori della Consulta braidese per le politiche giovanili: Iman ha infatti voluto intraprendere questo percorso (prima come membro e poi, dal 2019, come responsabile) per dare un maggiore spazio ai più giovani, cercando di contrastare un problema che caratterizza purtroppo il nostro Paese.

L’impegno di Iman inizia dunque negli ultimi mesi del 2018, quando la Consulta, da poco decaduta, viene ricostituita e, sotto il coordinamento dell’ufficio politiche giovanili del Comune, arriva a contare trenta effettivi, ovvero ragazzi dai 16 ai 30 anni accomunati da una serie di esperienze. Questo organismo si impegna, sin da subito, nella promozione delle attività con le scuole e le realtà socioculturali braidesi, come ArteMidì, con cui porta avanti progetti in ambito artistico, o Lunetica, cooperativa sociale con cui dà origine a iniziative quali I care, rassegna dedicata proprio alle politiche giovanili. O, ancora, contribuendo a iniziative come Insieme per Coruma, evento, organizzato per la Giornata mondiale del profugo.

Dopo una prima ottima annata, lo stop improvviso: la riunione del 9 marzo 2020 viene rimandata a causa del lockdown, istituito proprio a partire da quel giorno; Iman, il più giovane consigliere mai eletto a Bra, si trova ora costretta a dover guidare quest’organo in circostanze inedite: come tutte le attività, si riprende a distanza, e viene anticipata la realizzazione di Young talks, la pagina Instagram su cui vengono caricate le “pillole da quarantena”, che accompagnano i giovani durante la lunga serrata primaverile. Dopo le iniziali difficoltà, il gruppo sembra ingranare: «Inizialmente è stata dura», ha ammesso Iman, «perché si è sentita molto la distanza, ma poi, anche grazie a precedenti esperienze avute in comune da alcuni membri del gruppo, siamo riusciti a superare le difficoltà».
Iman ora guarda al futuro, senza ancora sapere se proseguire nell’attività politica, ma sicura di voler ancora fare parte della Consulta.

d.b.

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