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Riapre la casa del randiere a Sant’Anna di Vinadio

Riapre la casa del randiere a Sant'Anna di Vinadio
La casa del randiere a Sant'Anna di Vinadio durante i lavori di restauro.

VINADIO Riapre le porte la casa del randiere di Sant’Anna di Vinadio, rinata grazie al progetto di riqualificazione Sant’Anna: un santuario, mille percorsi, avviato nel 2019 e realizzato grazie al sostegno delle fondazioni Crt e Crc e donazioni private.

La nuova casa del randiere, custode che vegliava sul santuario più alto d’Europa (2.035 metri), sarà inaugurata lunedì 26 luglio. La nuova sala polifunzionale ospiterà presentazioni, proiezioni, conferenze e attività per gruppi numerosi. Al piano inferiore troverà spazio un allestimento permanente dedicato alla memoria del luogo.

Tante furono le famiglie di randieri che si susseguirono nel tempo, alcune per pochi mesi e altre per molti anni. Nel 2006, con la scomparsa dell’ultimo randiere Lidio Giraudo, si chiuse una lunga tradizione di accoglienza e ospitalità.

Grazie ai finanziamenti è stato realizzato un percorso storico-narrativo che ripercorrerà la storia del santuario di Sant’Anna dalle sue origini (quando nel primo documento di cui siamo a conoscenza, risalente al 1307, veniva citata l’ecclesia Beatae Mariae de Brasca), fino ai giorni nostri. Alla storia del Santuario si affianca quella della figura del randiere, il massarium già citato nel XV secolo che doveva abitare presso il santuario sia d’estate sia d’inverno per assistere i viandanti e offrire loro riparo.

Nelle sale saranno presentate le bellezze della Valle Stura

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Il santuario di Sant’Anna di Vinadio.

Ci sarà anche una saletta dedicata alle proiezioni, che mostrerà le immagini delle bellezze naturalistiche e culturali della Valle Stura e un’area sulle opportunità turistiche offerte dal luogo, con la possibilità di consultare pubblicazioni e mappe relative a sentieri, escursioni, beni culturali e percorsi. Infine, al piano superiore, dove vi era la stanza da letto del randiere, si apre una splendida vista sulla chiesa. Il ricordo dell’ultimo Randiere, Lidio Giraudo, è affidato alle parole di una delle nipoti e alle fotografie messe a disposizione dalla moglie Angela con la figlia Cristina.

Oltre alle iniziative culturali, ci sono state anche attività di carattere sociale, coordinate dall’associazione culturale 1000miglia in collaborazione con la pastorale giovanile della Diocesi di Cuneo, si sono focalizzate sul coinvolgimento giovanile. Il fine settimana successivo all’inaugurazione della casa, saranno proposte una serata di osservazione del cielo stellato nei pressi del santuario, una passeggiata sui luoghi del randiere in compagnia della figlia di Lidio Giraudo e lo spettacolo conclusivo di Murubutu e Claver Gold Infernum. Dante a tempo di rap.

L’iniziativa è promossa dal santuario di Sant’Anna di Vinadio in collaborazione con Volontari per l’arte, il Cammino di Sant’Anna, 1000miglia, la pastorale Giovanile della Diocesi di Cuneo, Atl del Cuneese, Unione montana Valle Stura, Consorzio Valle Stura experience e Comune di Vinadio. L’intervento di restauro è a firma dell’architetto Paolo Lingua con gli ingegneri Massimo Ghibaudo e Fabrizio Giraudo.

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