A La Morra i cinghiali hanno preso di mira anche i giardini

A La Morra i cinghiali hanno preso di mira anche i giardini

LA MORRA A fare i conti con i danni causati dai cinghiali non sono più soltanto gli agricoltori, i produttori di nocciole e (ultimamente) i vignaioli. Persino i giardini davanti alle villette nelle colline Unesco possono essere presi di mira e devastati dai grossi ungulati, come ci ha segnalato una nostra lettrice di borgata Silio. «I cinghiali hanno distrutto tutto il giardino e il passaggio tra le vigne. Nella zona questi animali sono molto numerosi e pericolosi, anche per chi lavora nelle vigne. Il problema non riguarda soltanto casa nostra, ma coinvolge tutta la borgata e chiediamo che venga affrontato urgentemente per evitare danni peggiori. Ci siamo già rivolti al Comune, che ha detto di non avere soluzioni. Siamo determinati a non lasciar cadere la questione», racconta la nostra lettrice.

A La Morra i cinghiali hanno preso di mira anche i giardini 1

Dopo le scorribande dei cinghiali, la famiglia sta provvedendo a recintare il giardino con una costosa palizzata (in legno, per rispettare le direttive previste in un’area tutelata dall’Unesco) dopo che in passato aveva installato apparecchiature in grado di emettere ultrasuoni per allontanare gli animali, soluzione che ha funzionato soltanto per un po’ di tempo. L’ipotesi di ricorrere ai fili elettrificati, usati in alta Langa per difendere i noccioleti, è stata scartata poiché i cavi andrebbero disattivati nelle ore giornaliere per motivi di sicurezza, operazione che, trattandosi di una seconda casa, diventa irrealizzabile. E come se non bastasse, dal momento che non si tratta di danni agricoli, anche la strada del risarcimento diventa difficile da percorrere.

Sul caso segnalato dalla nostra lettrice e, più in generale, sulle azioni di contrasto al problema della diffusione dei cinghiali, la sindaca Marialuisa Ascheri spiega: «La Polizia locale si è prontamente attivata dopo la segnalazione, presentando la problematica alla Provincia, che è subito intervenuta con propri agenti per un sopralluogo. Nonostante l’attività venatoria sia regolamentata da norme nazionali, regionali e provinciali, il Comune sta comunque predisponendo, a tutela della pubblica incolumità, azioni che dovranno essere preventivamente autorizzate dalla Prefettura».

Corrado Olocco

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