ALBA A tirare le somme del Forum della piccola industria, l’evento più importante del programma di Alba capitale della cultura d’impresa 2021, è stato Carlo Bonomi, presidente nazionale di Confindustria. Sabato 6 novembre dal palco del teatro Sociale, non ha risparmiato dure critiche al Governo e al modo in cui si sta affrontando la ripartenza: «Sul fronte dell’occupazione e del contrasto alla povertà, bisognerebbe lavorare per la crescita morale e materiale del Paese, ma al contrario si assiste al rifinanziamento di misure come il reddito di cittadinanza, che ha dimostrato la sua incapacità di risolvere i problemi dell’Italia di oggi. Così come si stanzieranno grandi somme per i centri per l’impiego, che ormai non rappresentano più il canale privilegiato di ricerca di personale da parte delle imprese», ha detto, per poi proseguire: «Ancora una volta si fanno manovre per il mondo del lavoro, senza ascoltare gli imprenditori. In primo luogo, sarebbe fondamentale utilizzare gli strumenti che già esistono e farli dialogare al meglio».
Bonomi ha anche parlato della fine del blocco dei licenziamenti, «che veniva temuto a livello nazionale, quando da sempre affermiamo che l’industria oggi vuole assumere, perché è ripartita, ma non trova le figure richieste». Per affrontare il futuro, il presidente degli industriali si è fatto promotore di un cambio di paradigma: «Rimettere al centro l’individuo, in particolare per ridare diritti e opportunità alle donne e ai giovani». E ha terminato citando i valori di operosità, coesione sociale e impegno tipico dell’Albese, dalle parole di Beppe Fenoglio al lavoro di Michele Ferrero, «che ha definito l’imprenditore un operatore sociale in campo economico, una definizione che dovremmo sempre tenere a mente».
Francesca Pinaffo