Reddito di cittadinanza: i finanzieri di Asti denunciano 45 beneficiari sprovvisti di requisiti

ASTI I due imprenditori, titolari di una ditta di recupero di materiali ferrosi avevano avuto accesso alle erogazioni del Reddito di cittadinanza nonostante un fatturato di un milione di euro, derivato dalle attività del 2020: un giro d’affari che ovviamente avevano omesso di denunciare, per ottenere i soldi. A svelare la loro condotta sono stati i finanzieri del comando cittadino che li hanno denunciati, assieme ad altre 43 persone, per l’indebita percezione del sussidio, riservato ai nuclei famigliari in difficoltà.

Nel vasto panorama di espedienti, documentati dalle fiamme gialle, e utilizzati per ridurre le entrate, disponendo così dei requisiti richiesti dall’Inps, il più diffuso era la divisione del nucleo famigliare in più unità moltiplicando così le posizioni aperte: lo Stato consente infatti l’accesso all’ammortizzatore a un solo componente del nucleo richiedente.

Fra i deferiti c’è anche una donna che aveva “scordato” di dichiarare l’acquisto di un immobile da 200mila euro. Nel complesso gli escamotage avrebbero prodotto un danno da 725mila euro all’erario statale, di questi 340mila non erano ancora stati versati e sono stati immediatamente bloccati.

Davide Gallesio

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