Classe in quarantena a Sommariva del Bosco: la decisione spetta all’Asl

Il Mi
La sede dell'Istituto comprensivo Arpino, a Sommariva del Bosco

SOMMARIVA DEL BOSCO La comunicazione del padre di uno studente della scuola elementare Giovanni Arpino di Sommariva del Bosco, pervenuta sabato 15 a Gazzetta d’Alba, segnalava una gestione errata di un caso di Covid, in violazione alla normativa vigente. Per la classe in questione (una terza) sarebbe stato applicato un provvedimento diverso da quanto previsto dal decreto del 5 gennaio. Anziché proseguire le attività in presenza ed essere sottoposti a tampone al primo e quinto  giorno dal contatto, l’intera classe è stata messa in quarantena per 14 giorni. Alle critiche risponde con toni pacati il dirigente dell’istituto di Sommariva del Bosco, Danilo Eandi: «Sono vicino alle famiglie per il periodo difficile che stanno affrontando, ma è bene chiarire un’inesattezza che circola intorno a questo caso. La scuola non ha gestito in modo anomalo il caso Covid perché non è competenza della scuola prendere decisioni in merito». Chiarisce il dirigente: «Mettere l’intera classe in quarantena non è stata una mia decisione, io non dispongo su questa materia. Il mio compito è verificare la presenza di casi positivi, confrontarmi con l’Asl e sospendere le attività didattiche in presenza. Per quanto riguarda la gestione della quarantena e dei tamponi la competenza è dell’Asl».

Da una prima verifica, la scelta di sospendere l’intera classe sembrerebbe essere stata adottata per non pesare ulteriormente sul sistema sanitario già in grossa difficoltà per la mole di tamponi da eseguire. Sempre nella giornata di sabato è arrivata la rettifica del provvedimento dall’Asl, che il dirigente ha già provveduto a inoltrare alle famiglie: non più 14 giorni di quarantena, ma dieci più un tampone finale.

Federico Tubiello

 

 

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