Artigiani in crisi: il Piemonte ha perduto 75mila addetti dal 2007

Artigiani in crisi: il Piemonte ha perduto 75mila addetti dal 2007

IMPRENDITORIA Falegnami, fotografi, sarte, parrucchiere, estetiste e meccanici: la parola artigianato racchiude al suo interno un’infinità di professioni, decisive nella vita delle persone e dei centri abitati. Realtà alle prese, da almeno un decennio, con difficoltà che rischiano di metterne in pericolo la sopravvivenza.

La pandemia è stata solo l’ultima tegola per la categoria: pressione fiscale, burocrazia e mancanza di un ricambio generazionale sono le questioni che gli artigiani sollevano da anni.

Il caro bollette appare come l’ennesimo ostacolo, assieme alla difficoltà nel reperire le materie prime.

Nelle storie di vita di quanti fanno parte della categoria, però, non c’è rassegnazione: ci sono, anzi, giovani che aprono attività, unendosi alla spinta per la ripresa; l’unica richiesta, da tutti i settori, è avere maggiore sostegno.
Gli ultimi dati dell’Osservatorio di Confartigianato Piemonte, riferiti al dicembre 2021, quantificano in 117.315 le imprese artigiane a livello regionale: le piccole realtà sono la quota maggiore, basti pensare che esistono 72.815 realtà formate dal solo titolare, per contro soltanto duemila hanno, in organico, tra undici e venti dipendenti.

Il comparto offre occupazione a 238.298 persone in Piemonte: di questi, 130.717 sono lavoratori autonomi e 107.581 figurano assunti come dipendenti.

Da quattordici anni il settore fa i conti con la progressiva diminuzione degli addetti, sintomo del rischio di impoverimento che il sistema sta vivendo: se nel 2007 erano 313.533 gli occupati del comparto, i dati del 2021 parlano di 75mila posti di lavoro persi rispetto al 2007.

Nel Cuneese, secondo i numeri del documento di Confartigianato, erano attive, a fine 2021, 17.198 aziende, il 15 per cento del totale regionale.

La Granda ha, inoltre, la seconda rappresentanza di categoria, in Piemonte, subito dopo il Torinese, dove si concentra il 52 per cento degli addetti. In termini di occupazione, sono 42.387 gli artigiani attivi nella nostra provincia, 22.604 sono titolari di aziende, 19.783 i dipendenti.

Anche il Cuneese evidenzia la stessa tendenza alla decrescita di addetti, rilevata a livello regionale: secondo il bilancio dell’associazione di categoria, nel 2016 erano 18mila le imprese artigiane della Granda, con più di 44mila occupati.

Restringendo ancora più il campo, la città di Alba conta, oggi, 422 aziende attive, secondo i dati forniti dalla Camera di commercio.

Fra i Comuni del comprensorio, la seconda piazza è occupata da Canale, con 89 realtà; la terza da Diano con 73.

Per quanto riguarda Langhe e Roero, le tipologie di aziende più rappresentate sono quelle edili, 172 nel complesso; seguono gli elettricisti (126 imprese) e gli acconciatori (95 realtà).

f.p.

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