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Caro prezzi: Unc, potere d’acquisto dei piemontesi perde 13%

Rincari e incertezze pesano sempre di più, risparmio +20%

Caro prezzi: Unc, potere d'acquisto dei piemontesi perde 13%

UNIONE CONSUMATORI Con i rincari e il clima di incertezza per i prossimi mesi il potere d’acquisto dei piemontesi ha già perso il 13% mentre sale la tendenza al risparmio.

Lo rivela uno studio condotto dall’avvocato Patrizia Polliotto, presidente del comitato regionale dell’Unione nazionale consumatori (Unc).

«L’attuale scenario bellico mondiale sta cagionando un’impennata al risparmio, che a Torino cresce del 20% in media pro capite», mentre «nel carrello della spesa ci sono sempre più alimentari pronti per contenere i costi energetici di luce e gas per la loro preparazione. Insieme a quelli a lunga conservazione, anche per il timore di un possibile razionamento del cibo e del potenziale mancato reperimento di generi di prima necessità».

In calo – fa notare il presidente del comitato piemontese di Unc – «anche la spesa per cultura e tempo libero, già fortemente erosa dal biennio pandemico, e le uscite nel fine settimana con le cene nei ristoranti. Diminuisce altresì la quantità delle consumazioni in bar e trattorie prossime a uffici e luoghi di lavoro anche nei giorni feriali a fronte dell’aumento di coloro che investono meno di 10 euro a testa per il pranzo», conclude Patrizia Polliotto.

(Ansa)

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