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Oggi al cinema Moretta il film dedicato ai ragazzi affetti da autismo

Oggi al cinema Moretta il film dedicato ai ragazzi affetti da autismo
Immagine d'archivio

ALBA Il 2 aprile è un giorno importante per le famiglie delle persone affette da autismo: da alcuni anni, infatti esiste una Giornata mondiale per sensibilizzare sugli effetti del disturbo.

Spiega, in vista dell’appuntamento, il direttore del consorzio socioassistenziale di Alba, Langhe e Roero, Marco Bertoluzzo. «Negli ultimi anni si è diffuso anche nei nostri servizi un approccio più appropriato alle persone affette da sindromi dello spettro autistico. Seguiamo 40 pazienti e disponiamo di strumenti e metodi costantemente aggiornati».

 

Anche Alba organizzerà un momento di ritrovo per sensibilizzare sui diritti di persone troppo sovente condannate a marginalità e isolamento sociale: il 3 aprile, alle 17, al cinema Moretta di corso Langhe verrà proiettato Sul sentiero blu, docufilm diretto da Gabriele Vacis. La pellicola, commenta Nicola Craveri, responsabile della sala proiezioni, «racconta di giovani protagonisti affetti da autismo che, insieme ai loro medici ed educatori, hanno percorso oltre 200 chilometri a piedi in 9 giorni». Un cammino di crescita «tra fatica e divertimento, in cui i ragazzi affrontano e imparano a gestire le difficoltà grazie a specifici programmi abilitativi per sviluppare competenze sociali».

L’iniziativa, a ingresso gratuito, è organizzata dalla cooperativa sociale progetto Emmaus, in collaborazione con l’Associazione dei genitori di persone autistiche e Consorzio socioassistenziale.
Del legame fra disturbo, vita e ambito lavorativo, parla il coordinatore di progetto Emmaus Alessio Vitiello: «Il caso di Fabrizio Acanfora divulgatore scientifico e scrittore affetto da autismo ci dice che le persone con questa diagnosi sono differenti ma non difettose». In Italia non si parla molto «del rapporto fra il disturbo e il mondo del lavoro, anche se ne soffre una persona ogni 77. Alcune sono occupate, ma la maggioranza non riesce a ottenere un impiego: il fenomeno non riguarda solo il nostro Paese: negli Usa l’85 per cento degli autistici è disoccupato, nel Regno Unito circa il settanta».

Elisa Colombi, responsabile del servizio di neuropsichiatria infantile dell’azienda sanitaria di Alba e Bra ribadisce la necessità di sensibilizzare sul tema: «Bisogna far conoscere alla popolazione il cammino delle persone con disturbo dello spettro autistico e delle loro famiglie: un percorso di crescita e autonomizzazione fatto anche di difficoltà nel tracciare la strada da seguire. Quando l’ambiente, con delicatezza e fiducia, dà a queste persone un aiuto concreto, emergono le “cose belle”, legate alla manifestazione di risorse e potenzialità di ciascuno di loro. Una dinamica che, in fondo, rappresenta anche la strada di ciascuno di noi, con problematiche e ricchezze».

Maria Delfino

Convivere non soltanto integrare

Arianna Porzi presiede la sezione piemontese dell’Associazione dei genitori di persone con autismo. Il gruppo fornisce supporto e consulenza alle famiglie con progetti, iniziative di formazione anche specialistica e continua, e collabora con le realtà attive a livello locale. «Al concetto di inclusione dovrebbe sostituirsi quello di convivenza delle differenze: è un’espressione di Fabrizio Acanfora divulgatore ed esponente della rappresentanza autistica italiana».

Oggi al cinema Moretta il film dedicato ai ragazzi affetti da autismo 1

Mentre l’inclusione si basa «su una dinamica per cui la maggioranza o “normalità”, permette a una o più minoranze di entrare a far parte del proprio gruppo, la convivenza, invece, è “neutra”. Nessuno è migliore degli altri, tutti nasciamo con pari dignità e possibilità di autorappresentarci e realizzarci, da un punto di vista umano e professionale, a prescindere dalle caratteristiche e dalle differenze che ci contraddistinguono. Questa è la consapevolezza che dovrebbe muoverci nella vita di tutti i giorni».

m.d.

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