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Riunione dei ministri degli Esteri: il Piemonte al centro della diplomazia internazionale

Riunione dei ministri degli Esteri: il Piemonte al centro della diplomazia internazionale
La viceministra degli esteri ucraina Emin Dzhaparova

CONSIGLIO D’EUROPA Torino e il Piemonte continuano a essere protagoniste di grandi eventi internazionali. Ieri e oggi, venerdì 20 maggio, la città ospita la riunione dei Ministri degli Affari Esteri dei 46 Stati membri del Consiglio d’Europa. L’incontro, evento conclusivo del semestre di Presidenza italiana, rappresenta un’occasione importante per ribadire l’unità dei Ministri verso i valori del Consiglio d’Europa: pace, democrazia, stato di diritto e diritti fondamentali, nonché la convinzione della necessità di una cooperazione multilaterale fondata su questi. L’evento rappresenta anche l’opportunità per ricordare la lunga tradizione diplomatica di Torino e del Piemonte. Per l’occasione, oggi e domani i colori del consiglio d’Europa illumineranno, nelle ore notturne, la Mole antonelliana, simbolo del capoluogo piemontese.

Ieri i Ministri degli esteri degli Stati membri del Consiglio d’Europa sono stati ospiti a Palazzo Carignano, nel museo nazionale del Risorgimento italiano. Sito nel cuore di Torino è l’unico che abbia ufficialmente il titolo di “nazionale” per l’importanza e la ricchezza delle collezioni che custodisce. È stata offerta loro una visita straordinaria nell’aula originale della Camera dei deputati del Parlamento subalpino del 1848. La Camera subalpina, dove i Ministri sono stati accolti dal presidente del museo Mauro Caliendo e dal direttore Ferruccio Martinotti, è l’unica aula parlamentare rimasta integra in Europa tra quelle nate con le rivoluzioni del 1848. I Ministri si sono poi spostati in Prefettura e a Palazzo Madama, altro luogo simbolo del Piemonte, che riassume in sé tutta la storia della città di Torino: da Porta romana si trasforma nel medioevo in fortezza e poi nel castello dei principi d’Acaja.

Oggi, venerdì 20 maggio, i Ministri degli affari esteri si sono ritrovati in uno dei luoghi simbolo del territorio: la reggia di Venaria. Capolavoro architettonico e paesaggistico, da anni è tra i siti museali più visitati in Italia, dopo la chiusura dei lavori di restauro, durati otto anni, promossi dall’Unione Europea e curati dal Ministero della cultura e dalla Regione Piemonte. Progetto culturale permanente, la reggia, che fa parte del circuito seriale delle residenze reali sabaude del Piemonte, patrimonio Unesco dal 1997, è stata ideata dai più grandi architetti di epoca barocca.

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