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A Neive inaugurata l’opera d’arte Pic nic sul ciglio della strada

A Neive inaugurata l'opera d'arte Pic nic sul ciglio della strada 2
Da sinistra; l'artista Natàlia Trejbalovà, la sindaca Annalisa Ghella e la curatrice Ginevra D'Oria.

NEIVE L’evento a carattere nazionale “Una boccata d’arte”, che coinvolge venti dei borghi più belli d’Italia (uno per regione) e altrettanti artisti, è stato inaugurato sabato scorso, con l’installazione di  tutte le opere realizzate. A rappresentare il Piemonte c’è il borgo di Neive, che terrà esposta fino al 18 settembre l’opera Pic nic sul ciglio della strada, dell’artista Natàlia Trejbalovà, collocata in piazza Negro, nei pressi della chiesa ortodossa di San Michele. Il progetto, giunto alla terza edizione, intende individuare uno dei borghi più belli d’Italia e abbinargli un artista di rilevanza internazionale, il quale si recherà sul luogo, per conoscere il territorio e trarre l’ispirazione per dare vita all’opera.«C’è un apparente perfezione nel territorio delle Langhe, l’ordine geometrico delle vigne, l’armonia e la tranquillità delle colline morbide con i borghi medievali. Quando per la prima volta ho visitato Neive, pensavo al sottosuolo che determina il destino della superficie. I funghi, i cui corpi sono per la maggior parte nascosti sottoterra, sono l’esempio giusto», spiega la giovane artista.  Pic nic sul ciglio della strada prende il nome da un celebre romanzo di fantascienza e come nel libro la strada è stata contaminata da semi e spore. Gruppi spontanei di piante autoctone sfondano il pavimento insieme a una serie di sculture in vetro, realizzate a Murano, dalle forme metamorfiche, tra funghi e vegetali. Un’installazione che nasce dal suolo di Neive, sul ciglio della strada, tra spontaneità, biodiversità, fragilità degli ecosistemi, forza e fluidità della natura. Un’altra opera, intitolata Iris pleurotus,  realizzata con vetro di Murano, argilla e acciaio, è stata installata sulla torre dell’orologio.

«Per Neive è stato un onore prendere parte a questo progetto, che io personalmente avevo già apprezzato nelle precedenti edizioni. Poter avere rapporti internazionali che ci coinvolgessero sin dalle radici è stato un segno di rinascita dopo il Covid. Quelle radici che hanno affascinato Natalia per creare questa installazione», ha commentato la sindaca di Neive Annalisa Ghella all’inaugurazione dell’opera.

Silvana Fenocchio

 

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