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Approvato il disegno di legge sulle derivazioni idroelettriche

Approvato il disegno di legge sulle derivazioni idroelettriche

REGIONE PIEMONTE È stato approvato a maggioranza in Aula il disegno di legge 212 che modifica le norme sull’assegnazione delle grandi derivazioni a uso idroelettrico, per mettere a gara le concessioni, con una previsione di ricavi per l’ente pari a circa 200 milioni di euro.

«La gestione delle concessioni idroelettriche direttamente da parte della Regione – ha commentato il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio – diventa ancor più strategica alla luce dell’emergenza siccità di questi giorni, perché avremo la possibilità di definire noi le regole del rapporto con i concessionari, in modo da prevedere in casi come questo di emergenza una collaborazione maggiormente fattiva».

In qualità di relatori sono intervenuti per la maggioranza Matteo Gagliasso (Lega) e per le minoranze Alberto Avetta (Pd) e Marco Grimaldi (Luv).

Matteo Gagliasso (Lega) ha spiegato che «di fronte ai rilievi del governo la Regione ha giustamente deciso di andare avanti sulla propria strada sul tema di grande idroelettrico, grazie al lavoro fatto dagli uffici, dall’assessorato e anche alla collaborazione delle minoranze. Una materia quanto mai attuale in un periodo di crisi energetica qual è quello che stiamo attraversando. Ma soprattutto un’opportunità di sviluppo e benessere per i nostri territori. Grandi investimenti che daranno finalmente ossigeno alle casse della Regione».

Sul disegno di legge avevano espresso il loro parere positivo unanime il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibile, della transizione ecologica, dell’economia e delle finanze, il dipartimento per le politiche europee della presidenza del Consiglio dei ministri e l’autorità garante della concorrenza e del mercato.

Avetta si è soffermato nello specifico sulla «necessità di uniformare la normativa regionale con quella nazionale allo scopo di risolvere il conflitto tra la Regione e il Governo durato oltre un anno e mezzo».

Grimaldi ha evidenziato che «non si è compreso cosa ci aspetta per il futuro. Lo stato di siccità rischia di compromettere l’evoluzione di una parte delle energie rinnovabili legate all’idroelettrico. Bisogna tenere conto di una situazione che non rappresenta più un’eccezione».

Alberto Preioni ha sottolineato che la messa a gara delle concessioni idroelettriche consentirà alla Regione di ricavare 200 milioni di euro e di poter ricorrere alla gestione pubblico/privato per le grandi derivazioni.

L’assessore all’Energia Matteo Marnati ha dichiarato che «la legge è finalmente definitiva. Ora al lavoro per rinnovare le grandi concessioni in un settore strategico del nostro Piemonte».

 

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