Impianti di depurazione e fognatura, dal PNRR 46 milioni di euro per il Piemonte

La Giunta ha approvato i criteri per l’individuazione dei progetti. L’assessore all’Ambiente sottolinea come l’efficientamento degli impianti porterà importanti benefici ambientali sui nostri fiumi e torrenti

Impianti di depurazione e fognatura, dal PNRR  46 milioni di euro per il Piemonte
Tank or reservoir for biological purification and cleaning of dirty sewage water by active sludge. Modern technologies in wastewater treatment plant, toned

PIEMONTE Via libera dalla Giunta ad ulteriori criteri, rispetto a quelli del decreto ministeriale, per la selezione degli interventi sulle reti di fognatura e depurazione sul territorio piemontese per i quali, al Piemonte, nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, sono stati assegnati fondi pari a 46milioni e 476mila euro.

In particolare, secondo gli obiettivi del PNRR, si tratta di interventi che prevedano investimenti non solo per rendere più efficace la depurazione delle acque reflue che vengono scaricate nelle acque interne, ma anche l’efficientamento energetico degli impianti.

Punto fondamentale quest’ultimo per l’assessore regionale all’Ambiente che sottolinea come, proprio attraverso l’efficientamento, e quindi attraverso l’innovazione tecnologica, si avranno importanti ripercussioni sulla qualità ambientale dei nostri fiumi e torrenti, sulla quale peraltro questa Giunta, attraverso molteplici misure di intervento, sta lavorando da tempo.

Fatti salvi i criteri stabiliti a livello ministeriale per la selezione dei progetti, ne sono stati individuati altri aggiuntivi, tra i quali, ad esempio, l’incremento dell’efficacia del processo di depurazione per raggiungere l’obiettivo dell’abbattimento di almeno il 75% del carico di nutrienti e il contributo al mantenimento, o al raggiungimento, degli obiettivi di qualità ambientale dei corpi idrici, ovvero fiumi e torrenti.

L’attribuzione delle risorse agli Ato avverrà anche tenendo conto del numero di impianti di depurazione presenti sui diversi territori

I progetti saranno quindi vagliati dagli uffici regionali in collaborazione con gli Enti d’Ambito, poi inviati al Ministero della Transizione Ecologica ed entro fine anno saranno definiti gli accordi di programma per dare il via ai progetti. La loro realizzazione sarà affidata ai gestori del servizio idrico integrato che operano sul territorio regionale.

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