Elezioni provinciali. Robaldo: «La Granda chiede presenza e disponibilità»

Elezioni provinciali. Robaldo: «La Granda chiede presenza e disponibilità»

CUNEO Luca Robaldo, sindaco di Mondovì e candidato per la presidenza della Provincia di Cuneo ha avviato un ciclo di incontri con gli amministratori per mettere a punto il programma.

«Da oltre un decennio ho l’opportunità di collaborare con gli amministratori di tantissimi Comuni della Granda e ne ho sempre apprezzato la passione, la costanza e l’impegno che va oltre ogni orario», spiega Robaldo che prima di essere eletto sindaco era parte dello staff del presidente della Regione Alberto Cirio che, però, assieme alla coalizione di centro-destra ora sostiene la candidatura alla Provincia di Roberto Dalmazzo.

«Fare il Presidente della Provincia non può prescindere dal tenere bene a mente questi aspetti e adoperarsi con il massimo delle proprie forze perché  Sindaci, assessori e consiglieri comunali possano contare su presenza e disponibilità. La mia candidatura trae forza proprio da questa esperienza e dalla volontà di tutto il Patto civico per la Granda di consentire a ogni amministratore di partecipare al governo del cuneese», spiega Robaldo.

«Gli incontri che stiamo svolgendo sul territorio, molti dei quali su invito dei sindaci, ci consentono di arricchire il programma di lavoro che proporrò al Consiglio provinciale. Il prossimo presidente sarà affiancato dai consiglieri che sono stati eletti a dicembre 2021 e che non solo rappresentano le diverse aree territoriali della Granda ma apportano specifiche competenze, oltre ad appartenere a quasi tutte le forze politiche presenti in Parlamento: anche per questo motivo restiamo fortemente convinti che solo un presidente di espressione civica potrà bene collaborare con tutti», prosegue Robaldo che poi si sofferma velocemente sugli incontri che si sono tenuti finora.

«Sto percorrendo la Granda in lungo e in largo e, a oggi, ho già incontrato decine di colleghi. Una iniziativa che metteremo in campo sarà quella del consiglio itinerante: d’accordo con gli uffici che organizzano le sedute, provvederò a convocare – soprattutto nei territori delle Unioni montane – le sedute del consiglio fuori dalla città di Cuneo così da avviare, anche in questa forma, il vero coinvolgimento di tutto il cuneese», conclude il primo cittadino di Mondovì.

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