Superbonus: gli architetti sono contrari alle imposizioni di alcuni operatori finanziari sulla cessione del credito.

Superbonus: gli architetti sono contrari alle imposizioni di alcuni operatori finanziari sulla cessione del credito.

CUNEO «Le regole non si cambiano in corsa e, soprattutto, non si impongono last minute a dieci giorni dalle scadenze. La nostra è una presa di posizione non contrattabile: le asseverazioni ci espongono già a responsabilità professionale civile, penale e patrimoniale: ci sono già le garanzie necessarie»: l’Ordine degli architetti di Cuneo esprime disappunto e sconcerto in merito alla richiesta avanzata negli ultimi giorni dalla piattaforma di alcuni operatori finanziari che operano la cessione del credito per il Superbonuns 110%, tra i quali Deloitte, di produrre dei video dimostrativi atti ad avvalorare la veridicità delle dichiarazioni prodotte dai professionisti, come ulteriore prova per stato avanzamento lavori e asseverazioni.

In una nota gli architetti della Granda riprendono un post su Facebook dal presidente del Consiglio nazionale degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori Francesco Miceli: «Un Paese che riconosca la dignità e il valore delle professioni e che non persegua modalità fondate sul principio di criminalizzazione di intere categorie di professionisti. Le frodi si combattono con le leggi dello Stato in un sistema normale, non occorre inventarsi altro».

«Le richieste più recenti appaiono come un aggravamento ingiustificato, un ulteriore adempimento non obbligatorio e non richiesto dalla normativa vigente», si legge nella nota dell’Ordine degli architetti. «Ogni professionista iscritto al rispettivo ordine, fino a prova contraria, possiede i requisiti di competenza, responsabilità e probità e non si è mai sottratto a svolgere il proprio compito a garanzia dell’interesse comune».

Alla presa di posizione hanno aderito gli ordini di Cuneo, Asti, Alessandria, Aosta, Biella, Bologna, Catania, Ferrara, Forlì, Genova, Milano, Modena, Novara, Palermo, Parma, Piacenza, Ravenna, Reggio Emilia, Rimini, Torino, Trapani e la Federazione architetti Sud chiedendo un ripensamento da parte degli operatori finanziari che operano la cessione del credito.

Banner Gazzetta d'Alba