Terra Madre: tutti intorno a cibo a Torino fino al 26 settembre al parco Dora

Terra Madre: tutti intorno a cibo a Torino fino al 26 settembre al parco Dora

TORINO Una festa dove il protagonista è il cibo, occasione di confronto tra visioni e soprattutto di rigenerazione, economica ma anche sociale, ecologica e urbana. Terra Madre Salone del gusto 2022, dopo gli anni difficili della pandemia, riparte dalla periferia di Torino, dove l’area post industriale del parco Dora dal 22 al 26 settembre diventa il tavolo ideale attorno cui si accomoderanno più di 3mila fra contadini e allevatori, popoli indigeni e cuochi, migranti e giovani attivisti da oltre 150 paesi, per parlare di un rinnovamento non più rinviabile, quello per una reale transizione agroecologica.

«Il tema è la rigenerazione e siamo venuti a parlarne nel luogo simbolo della rigenerazione torinese, parco Dora, posto iconico da far conoscere ai torinesi e non solo, quindi speriamo di accendere una luce sul quartiere straordinario da tanti punti di vista», ha detto Daniele Buttignol di Slow food. «Il tema della rigenerazione ci consente di parlare non solo della rigenerazione urbana ma anche quella necessaria a una nuova visione del cibo».

Durante la 14ª edizione di Terra Madre, negli 80mila metri quadrati espositivi, l’incontro al Mercato con oltre 600 espositori e produttori dall’Italia e dall’estero, inclusi i 150 presìdi Slow food, la partecipazione agli oltre 500 eventi in calendario saranno un modo per ampliare il dibattito sulla rigenerazione, superando confini geografici e condividendo, con un evento aperto al pubblico, prospettive e visioni sul cibo: «La principale novità su cui abbiamo voluto spenderci – ha raccontato – è stata quella di creare un evento senza barriere per tutti, che permetta a tutti di affrontare i temi dell’alimentazione, i temi di un cibo buono, pulito e giusto e di come attraverso le scelte quotidiane si possa essere partecipi di una promozione di un’agricoltura sostenibile attenta ai bisogni dei territori, alle tradizioni e alle necessità di essere vicino ai contadini e agli agricoltori».

Agricoltori che sono al centro di una rigenerazione di città, campagne e borghi a patto che, come ricorda il fondatore di Slow food, Carlin Petrini, si superi la dicotomia tra innovazione e tradizione: «Noi sappiamo che innovazione e tradizione non sono in contrapposizione – ha sottolineato – e quindi il contadino del 2022 è un agricoltore che ha molta contezza di quella che è la tradizione, la vita del proprio territorio e attraverso l’innovazione e la tecnologia del 2022 aiuta lo sviluppo di questa tradizione».

In questo sforzo collettivo di rigenerazione, il motivo di fondo per partecipare a Terra Madre è secondo chi da mesi ci lavora è quello di divertirsi imparando: «Per conoscere le tante realtà presenti dall’Italia e da tutto il mondo ma soprattutto per divertirsi perché Terra Made è una bellissima festa e un momento di aggregazione importante e penso che dopo i due anni che abbiamo passato non ci sia niente di meglio che ritrovarsi in maniera consapevole ma per divertirsi».

Agd notizie / Askanews

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