Ultime notizie

Troppi centauri morti sulle strade dell’Albese

Moto troppo veloci sulle strade di Langa, un problema irrisolto 1

ALBESE A maggio il mussottese Giovanni Lano aveva trovato la morte a Rodello mentre il 19 e il 28 agosto, a Montezemolo, si sono verificati i decessi di Federico Pasini di Cogoleto e Andrea Torre, trentenne di Grinzane. Il 22 agosto sono morti, al mattino, Manuele Giubergia a Borgo San Dalmazzo e, la sera, a Priocca, Flavio Greco 33 anni di Canelli. Il giorno dopo la stessa tragica sorte è toccata a Riccardo Conte a Centallo. Il 25 è terminata, con uno schianto a Govone, la vita del ventiseienne Edoardo Gea e lunedì 29 il diciassettenne Marco Cavaglià di Cavallerleone è deceduto a Cavallermaggiore.

Sei decessi in dieci giorni accomunati, tranne il caso dell’incidente a Priocca, dal mezzo usato: la motocicletta, un problema noto da molto tempo, soprattutto nelle Langhe, dove da anni gruppi di residenti lamentano la trasformazione delle strade in piste. Esistono persino gruppi WhatsApp nei quali i centauri si scambiano informazioni su eventuali posti di blocco delle Forze dell’ordine dando, in caso contrario, il via libera a corse a velocità elevate. Spiega Davide De Toma, al comando del Nucleo di Polizia locale dell’alta Langa: «Per tre anni non si sono verificati, nelle zone di nostra competenza, incidenti fatali o con casi di prognosi riservate, grazie anche al nostro impegno nella campagna Estate sicura. L’aumento di decessi è dovuto, forse, alla fine delle restrizioni legate al Covid-19 e all’aumento dei flussi. Alla luce di quanto accaduto, intensificheremo i controlli sulle strade provinciali 32, 429 e 661».

Da aprile a novembre tre pattuglie «sono in giro, nei fine settimana, e in due giorni feriali a rotazione. L’Unione montana dispone di tre Vigili, che in estate salgono a sei con personale proveniente da Bra, Farigliano, La Morra e altri Comuni». Gli agenti si dividono in tre pattuglie, «usiamo sia la moto sia la vettura, perlustrando le strade, fermando con la paletta, presidiando gli autovelox e usando il telelaser. Credo che l’ente e i sindaci investano molto in sicurezza, lo sforzo economico per sanzionare i comportamenti scorretti è notevole. Non vogliamo fare cassa ma salvare vite. Oltre a velocità e sorpassi, abbiamo notato un aumento di motociclisti e automobilisti sprovvisti di assicurazione», conclude.

Davide Barile

Banner Gazzetta d'Alba