Melaverde (Canale 5): domenica 30 ottobre puntata con osteria Montebellina e vino 8pari

Melaverde (Canale 5): domenica 30 ottobre puntata sul tartufo con osteria Montebellina e vino 8pari 7

TELEVISIONE Ci saranno pezzi dell’identità e del mondo Albese nella puntata di Melaverde intitolata Tartufo e che andrà in onda domenica 30 ottobre (domani) alle ore 11.55 su Canale 5: un servizio lungo circa 20 minuti che racconta il fungo ipogeo, l’attività dei cercatori con il loro cane, i piatti gastronomici e le tecniche di lavoro dei frutti offerti dalla natura. Parte delle riprese sono state realizzate all’interno nell’osteria sociale Montebellina nel quartiere Moretta di Alba.

Alcuni lavoratori della cooperativa sociale Progetto Emmaus – che insieme a La Colomba Coj gestisce l’osteria – hanno partecipato alla realizzazione del filmato in veste di comparse e attori. «L’obiettivo di Montebellina è realizzare inserimenti lavorativi di persone con fragilità, affiancandoli nel percorso di riappropriazione di nuove autonomie e competenze, oltre che rappresentare per il quartiere un centro aggregativo e culturale», ha spiegato il presidente di Progetto Emmaus Alberto Bianco.

«Sebbene la puntata di Melaverde sarà dedicata a un tema principalmente gastronomico con protagonista il tartufo in tutte le sue declinazioni, durante le riprese abbiamo tentato di trasmettere l’importanza dei percorsi di inclusione sociale intrecciati all’identità dell’osteria. Speriamo questi elementi possano emergere dalla narrazione». E conclude: «Anche il nostro vino sociale 8pari, realizzato in ogni passo produttivo da persone con fragilità, comparirà durante la puntata. Ringraziamo per la gentilezza e la professionalità l’equipe televisiva che si è fermata nelle Langhe per alcuni giorni lavorando a stretto contatto con noi».

Protagonisti del servizio televisivo saranno anche le fattorie Fiandino di Villafalletto con la loro produzione di formaggi. Dicono dall’azienda: «Le Fattorie Fiandino hanno origini settecentesche, quando Stefano Fiandino preferì le montagne alpine occitane a Milano e qui iniziò il primo allevamento. Negli alpeggi della Valle Stura, i bovini trovarono una prima casa e i Fiandino vennero istruiti dalla natura, che insegnò loro tempi e modi di vivere il territorio e la produzione casearia. Oggi Mario ed Egidio Fiandino, pensando al territorio di Langa che ha tanto ispirato Nonno Magno, decidono di raccontare boschi e rinomate colline in formaggi al tartufo che racchiudono freschezza e decisione, leggerezza e intensità».

Roberto Aria

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