Torna il congresso di endourologia al Cottolengo di Torino

Torna il congresso di endourologia al Cottolengo di Torino
l'urologo albese Cesare Scoffone

TORINO Tre giornate in cui per dieci ore si alterneranno, nell’auditorium della Piccola casa della Divina Provvidenza di Torino, chirurgie in diretta e pre-registrate, un’attiva di condivisione delle modalità di utilizzo di laser di ultima generazione e strumentazione endourologica innovativa, oltre a tavole rotonde su prevenzione e gestione delle complicanze e nuove proposte per il training virtuale e la didattica.

Da oggi, mercoledì 23 novembre, fino a venerdì 25 torna il congresso internazionale Technology and training in endourology organizzato dall’albese Cesare Marco Scoffone, direttore della Struttura complessa di urologia dell’ospedale torinese Cottolengo. Una rassegna che da dodici anni raduna medici da tutto il mondo per parlare delle ultime scoperte del settore, mostrando tecniche e innovazioni.

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Un’immagine delle scorse edizioni

Scoffone spiega: «Il congresso, solo in inglese, ha acquisito negli anni una sua credibilità internazionale, dopo le prime quattro edizioni nazionali: accoglieremo nell’auditorium circa duecento persone come partecipanti, e avremo 59 faculty, che sono i migliori endourologi al mondo. Molti verranno qui a operare in tempo reale, commentando il lavoro ai giovani medici in sala (molti tra i presenti hanno un’età compresa tra i trenta e i quarant’anni».

Una iniziativa importante, molto cara al medico albese, è costituita dal Progetto giovani urologi intrapreso a partire dal 2019, con cui, grazie al supporto sostanziale degli sponsor, urologi al di sotto dei trentacinque anni potranno partecipare agli incontri senza pagare spese di iscrizione, pasti e pernottamenti (a loro rimane solo l’onere del viaggio): ragazzi talentuosi e appassionati arriveranno da tutti i continenti rappresentando Paesi lontani come India, Indonesia, Egitto, Perù, Arabia Saudita e Stati Uniti.

Spazio anche alla realtà virtuale con la validazione di un progetto avviato un anno fa, come spiega il medico Scoffone: «Abbiamo messo a disposizione di coloro che dovevano imparare una tecnica di enucleazione laser della prostata un software all’interno dei Google glass (dispositivi prodotti dalla compagnia americana a forma di occhiali dotati di piccoli schermi a realtà aumentata, ndr): adesso alcuni dei giovani urologi presenti al congresso torinese proveranno questa tecnologia per poterla validare».

Anche l’urologo albese si esibirà in tre interventi, insieme ai collaboratori del proprio reparto del Cottolengo torinese, per mostrare tutte le tecniche chirurgiche innovative che negli ultimi quindici anni ha ideato e pubblicato su riviste internazionali per l’ipertrofia prostatica benigna e per la calcolosi renale, con interventi in diretta dalla sala operatoria.

Se in presenza i duecento posti messi a disposizione sono stati già tutti prenotati, gli interessati potranno partecipare anche in modalità on-line, assistendo agli incontri da remoto al prezzo di circa cento euro. La settimana scorsa, è stata data la possibilità sui social di iscriversi gratuitamente per qualche giorno: in poco tempo sono arrivate oltre 430 adesioni. Grandi numeri che confermano il successo di un congresso che cresce anno dopo anno.

 Lorenzo Germano

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