Trasporto pubblico locale: un disagio per molti cittadini albesi

Gli aumenti tariffari e la scorretta comunicazione hanno un impatto negativo sull’utilizzo delle linee urbane

Trasporto pubblico locale: un disagio per molti cittadini albesi

ALBA Il trasporto pubblico locale è un tema correntemente discusso tra i cittadini albesi che dal 15 agosto 2022 si sono ritrovati aumentata la tariffa del biglietto ordinario passata da €1.20 ad  €1.50, con un aumento del 25%, mentre gli abbonamenti per gli utenti ultra sessantenni sono passati da €22 a costarne ben €32, con un aumento del 40%, tutto questo in un momento di crisi economica dove questi aumenti superano da 3 a 6 volte l’inflazione.

La discussione si anima però, anche per la mancanza di comunicazione rivolta agli utenti: ad esempio, riguardo le paline dei pullman, purtroppo non ripristinate, si crea disagio e confusione a chi deve usufruire del servizio di trasporto pubblico. Le paline presenti non riportano infatti, la sospensione definitiva di linee urbane a tutt’oggi indicate, ma non più esistenti. Un esempio è la linea urbana 5, che già nel marzo 2021 veniva temporaneamente sospesa, per poi subire una eliminazione definitiva. Questa linea 5, che copriva la tratta Moretta -Vivaro – San Cassiano, mettendo in comunicazione tre quartieri senza la necessità di cambiare autobus, era molto utilizzata dagli utenti albesi, tant’è che nel 2018, grazie a un contributo della Ferrero spa era stata addirittura resa gratuita per ben 5 mesi e precisamente dal novembre 2018 al marzo 2019. A prescindere dalla sospensione, al quanto discutibile, sulle paline di informazione presenti alle fermate la linea 5 continua ad esistere, creando disagio agli utenti ignari della sua sospensione.

Questo è quanto accaduto alla signora Franca, anziana e con una figlia disabile, la quale la scorsa settimana si è trovata ad attendere per quasi un’ora una linea urbana inesistente che dal corso Europa la conducesse al capolinea in centro città.

«Io non prendo spesso il bus, ho cercato su internet gli orari del pullman che mi serviva prendere e sono andata con mia figlia disabile alla fermata che lo indicava sulla palina, ma il bus non è mai arrivato!» – prosegue la signora – «L’attesa è stata snervante, anche perché, non sono così pratica ad utilizzare i servizi pubblici e dovevo portare mia figlia ad una visita medica importante. Mi è stata poi d’aiuto una signora gentile, che mi ha indicato un altro bus da prendere, ma intanto eravamo molto in ritardo al nostro appuntamento e ho raggiunto lo studio medico con affanno e difficoltà».

Nel 2016 il comune albese aveva presentato un’interessante campagna di comunicazione sul tema della mobilità sostenibile, denominata “Come ti muovi?”. Obiettivo della campagna era quello di incentivare i cittadini a mettere in atto delle “buone pratiche” di trasporto compatibili con l’ambiente e nel segno della sostenibilità.

L’allora assessore ai trasporti e alla mobilità, Rosanna Martini, aveva spiegato che «La campagna sulla mobilità sostenibile ha come target sia gli studenti, che devono raggiungere la propria scuola, che i genitori, che spesso e volentieri li accompagnano. Spesso si pensa che l’automobile sia il mezzo più comodo, veloce ed efficiente, ma esistono delle alternative molto più sostenibili di cui spesso sappiamo poco. Questa campagna serve proprio a far scoprire agli albesi i tanti mezzi sostenibili che la città offre e quindi a scegliere per i propri spostamenti un mezzo magari meno consueto ma che sicuramente ridurrà il nostro impatto sull’ambiente».

Tra il 2016 e il 2018 l’ex assessore ai trasporti Martini si era impegnata fortemente a fare anche campagna di informazione nelle scuole riguardo la mobilità sostenibile, che si può affermare ad oggi, essere stata di grande impatto sugli utenti albesi, salvo però sottolineare che, per la situazione attuale, ci siano delle grandi incompatibilità sull’utilizzo dei mezzi pubblici, dovute purtroppo ad una scorretta comunicazione ed all’aumento dei costi dei biglietti e abbonamenti che incide sul carovita quotidiano dei cittadini. Così gli utenti finali (in maggior parte, studenti ed anziani), che avevano ed hanno accolto la “buona abitudine” di utilizzare frequentemente i trasporti pubblici, si ritrovano spiazzati e non certo incentivati a sceglierli per gli spostamenti. Tutto questo a discapito del rilancio servizio urbano, che concretamente, migliorerebbe la città di Alba per l’agevolazione del traffico e sull’impatto ambientale.

I consiglieri comunali di minoranza, hanno chiesto la convocazione della IV Commissione per avere chiarimenti sui provvedimenti presi dalla Giunta per la gestione del servizio trasporto urbano, l’incontro è previsto giovedì 10 novembre 2022.

Alice Ferrero

 

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