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Case della salute: il via ai cantieri a febbraio 2024

Casa della salute all’ex San Lazzaro: ecco i primi passi
L'ex ospedale San Lazzaro di Alba.

SOTTO LE TORRI I dossier sono stati trasmessi agli organi competenti del Ministero della salute, in attesa di avere un riscontro entro febbraio: procede secondo i piani, annunciati il 27 ottobre all’Assemblea dei sindaci dell’Asl Cn2, il programma per la conversione dei due ex ospedali di Alba e Bra in case della comunità. In attesa della discussione di domani (mercoledì 11 gennaio) durante la quarta Commissione consiliare albese, il direttore dell’azienda sanitaria, Massimo Veglio, che presenzierà ai lavori, anticipa alcuni temi. «A dicembre la Regione ha presentato i progetti avviando l’iter delle strutture. I tecnici ministeriali hanno chiesto integrazioni, già fornite, su alcuni dettagli: ci auguriamo la risposta possa arrivare prima di febbraio».

Per rinnovare del tutto i due ex ospedali di Alba e Bra servono 46 milioni e 451mila euro: 25 milioni e 946mila per il primo, 20 milioni e mezzo per il secondo. Dopo l’ipotesi di una collaborazione fra pubblico e privato, tramite la fondazione Crc e la società Ream Sgr, la Regione ha scelto di operare con fondi interamente pubblici. I finanziamenti individuati dall’Assessorato alla sanità, guidato dal santostefanese Luigi Icardi, proverrebbero dall’articolo 20 della legge 67 del 1988, che prevede fondi per strutture sanitarie: l’analisi dello studio di fattibilità dei due interventi spetta al Nucleo di valutazione degli investimenti del Ministero della salute. Avuto il via libera, sarà la Giunta regionale ad approvare il documento programmatico, con la previsione del cofinanziamento del 5 per cento proprio da parte dell’ente. Avuto un ulteriore via libera dalla conferenza Stato-Regioni, si firmeranno i protocolli d’intesa con Roma e si entrerà nella fase esecutiva.

Secondo il cronoprogramma presentato ai sindaci, i cantieri dovrebbero iniziare a febbraio 2024: la durata prevista è di circa due anni. Per quanto riguarda l’ex nosocomio albese, si procederà alla demolizione della parte più recente dell’ospedale affacciata su via Belli, il polo avrà così un’unica manica collegata alla parte storica, con un cortile interno e spazi del tutto rinnovati. Per il Santo Spirito, non sono previste demolizioni. Conclude Veglio: «Per non farci trovare impreparati, abbiamo intenzione di avviare le gare quanto prima, senza attendere il via libera definitivo, proprio grazie al cofinanziamento regionale previsto dalla norma».

Francesca Pinaffo

400mila euro alla biblioteca civica

In occasione della 92ª Fiera Internazionale del Tartufo, laboratori di analisi sensoriale per i tesserati della Biblioteca civica “Giovanni Ferrero”
La biblioteca di Alba

A fine anno il Ministero della cultura ha reso note le graduatorie dei progetti risultati vincenti tra quelli presentati nell’ultimo bando, per i fondi della missione uno del Piano nazionale ripresa e resilienza: il capitolo è stato creato per sostenere cultura e teatro. Nell’elenco compaiono ventuno enti piemontesi, per un importo di sette milioni e 95mila euro.

Sedici sono in provincia di Torino (il Museo di arte contemporanea di Rivoli, quello Egizio di Torino, il polo del- l’Astronomia di Pino Torinese, la fondazione Missione della Consolata, il Centro italiano per la fotografia e quello per la conservazione e il restauro dei beni culturali di Venaria Reale, il Museo di arti orientali, la pinacoteca Francesco Tabusso di Rubiana, il Museo mineralogico di Traversella, quello di antropologia criminale Cesare Lombroso e le biblioteche di Chivasso, Moncalieri e Peano e Ponzio dell’Università di Torino), tre sono in provincia di Alessandria (gipsoteca Giulio Monteverde di Bistagno, Museo dei campionissimi di Novi Ligure e il complesso museale ebraico di Casale Monferrato), uno a Novara (museo Fanchini di Oleggio) e a Vercelli (sistema bibliotecario dell’Università del Piemonte orientale). I restanti due in Granda: il rifugio Lou Lindal di Canosio cui vanno 500mila euro e la biblioteca civica Giovanni Ferrero di Alba destinataria di 406.350 euro.

Spiega l’assessora alla cultura Carlotta Boffa: «La somma sarà usata per l’ammodernamento della sala Riolfo, un progetto che avevamo in mente da inizio mandato. Dovremo valutare alcune proposte per affidare i lavori e, nei prossimi mesi, potremo dare inizio all’opera. Al termine, diventerà uno spazio multifunzione, dotato dei mezzi tecnologici più avanzati, compresi impianti audio e video». La sala costituirà «un proseguimento della biblioteca, per rendere più agevoli ed efficienti le attività proposte. In particolare, si presterà per presentazioni di libri e incontri per famiglie. Così daremo nuova forza al progetto “Nati per leggere” e, inoltre, la affitteremo a chi la richiederà».

L’ambizione dell’Amministrazione comunale è «trasformare il cortile della Maddalena in un centro culturale e ampliare i servizi facendo interagire sempre più le istituzioni che qui hanno sede: oltre alla biblioteca, il museo Eusebio, l’istituto musicale Rocca e il nascituro corso di laurea in scienze infermieristiche con le sue aule studio».

 Davide Barile

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