Don Bosco, Santo per i giovani sempre: domenica la festa dai salesiani

Il mese Mariano si chiude con il Rosario nel cortile dei Salesiani di Bra

BRA In tutto il mondo lo chiamano semplicemente don Bosco. Diventato santo 82 anni fa, nel 1934, Giovanni Bosco, il santo dei ragazzi resta il “don” che ha fondato i Salesiani perché aveva come faro un altro santo, Francesco di Sales.

Gennaio è il mese di don Bosco, nonché della festa liturgica (il 24 gennaio) di San Francesco di Sales, il Santo che ha ispirato don Bosco e ricordato la scorsa settimana con il “Rosario dell’Ausiliatrice”. La festa di don Bosco ha già avuto un prologo, o meglio due: venerdì 27 gennaio con la partecipatissima preghiera all’Oratorio, dove tra scenette, musica e testimonianze un pò tutte le realtà della Famiglia salesiana braidese ha animato la serata. Poi sabato un pranzo con Autorità civili, militari e religiose e alcuni benefattori. Domani 31 gennaio, festa liturgica del Santo, festa di don Bosco per i giovani studenti sia della scuola media sia del Centro di formazione professionale, con diverse iniziative che si stanno delineando in questi giorni.

Domenica 5 febbraio tutta la famiglia salesiana sarà in festa. Anche a Bra, dove l’opera salesiana, di cui è Direttore dal 29 agosto scorso, don Riccardo Frigerio, è presente dal 16 luglio 1959, si prepara con grande solennità a festeggiare il “suo” don Bosco, che rivive nell’opera con la Scuola salesiana (media e professionale), l’oratorio centro giovanile,  il centro diurno, i cooperatori, gli ex allievi e tanti amici dell’opera che testimoniano che don Bosco a Bra è vivo e presente. Domenica 5 febbraio , festa di don Bosco in oratorio: alle 10 la messa della comunità oratoriana presieduta don Luca Ramello, responsabile pastorale giovanile della diocesi (alle 11,15 altra messa di orario); subito dopo la funzione delle 10 una merenda per i ragazzi, giochi e il pranzo insieme. Al pomeriggio, verso le 16 la castagnata.

Don Bosco saliva al cielo il 31 gennaio 1888. Vedendo la presenza dei Salesiani, suoi figli spirituali, possiamo parafrasare ciò che scrisse don Egidio Viganò, il rettor maggiore che celebrò l’anno del centenario: «Oggi don Bosco, a 135 anni dalla sua morte, è vivo in mezzo ai giovani!».

Lino Ferrero

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