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Disturbi alimentari, in Piemonte presto 40 nuovi posti letto

42,5 milioni di ristori per Rsa e sociale: un risultato storico che premia gli sforzi di chi ha sofferto di più 1
L’assessore regionale Chiara Caucino

Il PIEMONTE avrà presto quaranta nuovi posti letto dedicati ai disturbi alimentari. Il bando della Regione partirà il 16 marzo, bando e prevede l’attivazione di tre strutture residenziali: una per adulti da 20 posti e due per minori da dieci posti letto ciascuna, rispettivamente per le fasce di età 10-14 anni e 14-17 anni.

«In pochi anni, complice anche la pandemia», afferma l’assessore regionale alla Sanità, Luigi Genesio Icardi, «in occasione delle giornata nazionale dedicata a queste patologie che si celebra domani (mercoledì 15 marzo), si è registrato un aumento dei nuovi casi del 30-40%, che ha rapidamente portato da 20mila a 28mila il numero delle persone affette da disturbi alimentari in Piemonte. Un anno e mezzo fa abbiamo attivato la Rete dei servizi regionali per la prevenzione e la cura dei disturbi alimentari, per la cura ambulatoriale, ospedaliera e riabilitativa. E il 16 marzo sarà pubblicato sul Bollettino ufficiale e sul sito della Regione Piemonte l’avviso per attivare strutture residenziali dedicate. Ma queste patologie devono essere non solo curate, bensì anche prevenute».

Aggiunge l’assessore regionale alla Famiglia, Chiara Caucino: «Al netto delle 200mila persone che già soffrono di disturbi alimentari, sono diagnosticati 260 nuovi casi di anoressia e 450 di bulimia, dati nei quali non confluisce il sommerso. Credo che il Piemonte possa diventare davvero un modello, e che una delle risposte consista nel modificare l’approccio, da squisitamente sanitario a sociosanitario».

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