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Gli appuntamenti del Festival biblico: la Genesi al centro degli approfondimenti

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ALBA Inizieranno mercoledì 26 aprile, gli incontri albesi dell’edizione numero 19 del Festival biblico.

Organizzato dalla diocesi di Vicenza e dalla Società San Paolo, vi aderiscono le diocesi venete di Verona, Padova, Adria-Rovigo, Vittorio Veneto, Treviso, Chioggia oltre ad Alba.

L’obiettivo è stimolare la riflessione sulla contemporaneità delle Sacre Scritture: quest’anno sarà approfondito il primo libro della Bibbia, la Genesi. Nelle sue pagine iniziali sono messe a nudo le fragilità dell’uomo, al centro della scena fino a quando il protagonista diviene il sangue versato. È raccontato anche il bisogno di una pausa, uno shabbat, qualcosa che aiuti a osservare e capire cosa sta accadendo nel mondo sotto una luce diversa.

Le iniziative in città

Il primo appuntamento, mercoledì 26 aprile, sarà alle 17.30 in sala Alberione (piazza San Paolo 14). La biblista Emanuela Buccioni proporrà l’esegesi della Genesi, dal capitolo 1 al 26.

Vittorino Andreoli

Giovedì 27 alle 18, al palazzo delle mostre e congressi Giacomo Morra, Vittorino Andreoli terrà una lezione dal titolo “Uomo-donna la prima relazione”. Psichiatra nato a Verona nel 1940, è un volto noto al pubblico televisivo, spesso ospite in diverse trasmissioni. All’attività medica ha sempre affiancato la divulgazione, redigendo libri dal linguaggio alla portata di tutti.

In sala Alberione, sabato 29 alle 20.45, in collaborazione con l’Alba film festival sarà proiettato Il sale della Terra, pellicola del 2014 diretta da Wim Wenders e Juliano Ribeiro Salgado incentrata sulle fotografie di Sebastião Salgado. Seguirà un dibattito, moderato da Pier Mario Mignone.

La settimana successiva, mercoledì 3 maggio alle 17.30, in sala Alberione Silvano Petrosino, antropologo alla Cattolica di Milano, parlerà in un incontro intitolato “La torre di Babele ieri e oggi”.

Infine, venerdì 5 alla 17.30 al palazzo Mostre e congressi, Giorgio e Caterina Calabrese esporranno le ragioni per cui una sana alimentazione permette di vivere meglio. Gli incontri sono con ingresso gratuito.

Per contribuire alle attività del centro culturale San Paolo è possibile devolvere il cinque per mille, indicando il codice 90032020043.

Davide Barile

Il festival

Sarà il primo libro della Bibbia, la Genesi – e in particolare i capitoli dall’1 all’11 – il filone tematico attorno al quale si articolerà la proposta culturale della 19ª edizione del Festival Biblico, promosso da Diocesi di Vicenza e Società San Paolo per stimolare una riflessione sulla contemporaneità alla luce delle Sacre Scritture ebraico-cristiane. Al progetto aderiscono le Diocesi di Verona, Padova, Adria-Rovigo, Vittorio Veneto, Treviso, Chioggia e Alba (nella formula del Fuori festival).

I primi 11 capitoli di Genesi sono un racconto che si protende in avanti, una narrazione che mette al centro le origini del mondo e dell’umanità, aprendo così alle grandi domande sul senso della vita. Temi come la creazione del mondo e della storia, le relazioni tra esseri viventi e la difficile fraternità tra gli uomini, la libertà, la trasgressione, il peccato, la redenzione, il lavoro, il giudizio, la fede, si connettono in maniera evidente ai tempi odierni.
 Genesi è un processo di creazione costante, mai chiusa, non definitiva – il nome stesso del libro, che deriva dal greco génesis, allude proprio alle azioni generative raccontate al suo interno – e per questo pensiamo costituisca una narrazione utile dalla quale ripartire in questo tempo in cui molto di quanto credevamo valido e certo ci appare in dubbio e mostra i suoi limiti.

I capitoli 1-11, che aprono il grande poema della creazione, affondano subito con estrema potenza in questioni che ancora oggi sono al centro del nostro abitare il mondo e che ritroviamo nella complessa realtà che ci circonda: passano in rassegna l’uomo, ne mettono a nudo le fragilità, lo collocano al centro della scena fino a quando il sangue versato tra uomo e uomo diviene l’attore protagonista, rompendo così il patto con Dio; parlano di conflitti, caos e armonia, perdono e vendetta, discendenze infinite e ordine delle cose.
Ma Genesi 1-11 racconta anche qualcos’altro, il bisogno di una pausa – di uno shabbat – che si rende necessario se si vuole comprendere quello che sta accadendo, se si vuole rileggere il tempo che si vive anche alla luce delle Sacre Scritture, se si accetta di essere di fronte a una faglia. Uno shabbat, quindi, come antidoto allo spaesamento e come astrazione dall’ordinario per osservare, capire cosa sta accadendo in una luce diversa, e riprendere il cammino con rinnovata responsabilità.

Questo desidera essere il Festival Biblico per la sua 19° edizione: uno spazio in cui assumersi la responsabilità di interrogare e interrogarci su alcuni dei temi che urgono nel dibattito odierno e le cui radici affondano anche nei grandi quesiti aperti dal racconto della Genesi, come la transizione climatica disordinata e le sue implicazioni ambientali, sociali ed economiche, l’affollamento nell’abitare lo spazio e le migrazioni involontarie dei popoli, le disuguaglianze economiche, l’instabilità politica generalizzata e l’aumento esponenziale di conflitti e guerre, temi rispetto ai quali i grandi insegnamenti e i grandi quesiti aperti dal racconto della Genesi possono offrire fondamentali criteri di discernimento validi per far fronte, insieme e come singoli, alla necessità di pensare e attuare forme nuove e sempre più condivise di resilienza.

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