Dieci milioni per la ciclovia da Alba a Canelli che aprirà entro il 2027

La Regione Piemonte investe 40 milioni per nuove ciclovie. Cirio e Gabusi: «Diventare primi in Europa per chilometri di piste attrezzate»

Dieci milioni per la ciclovia da Alba a Canelli 1

ALBA Un tassello rilevante per rendere il Piemonte primo in Europa per chilometri ciclabili attrezzati: è la ciclovia delle colline Unesco, presentata questa mattina (30 giugno) ad Alba dal presidente della Regione Alberto Cirio e dall’assessore ai trasporti e infrastrutture Marco Gabusi.

Il percorso si snoderà tra le colline riconosciute dall’Unesco patrimonio mondiale dell’umanità e mira a unire le principali “core zone” del sito, che già da quest’estate potranno contare su un tratto realizzato di 13 km tra Canelli e Nizza Monferrato. La tempistica prevede l’avvio dei progetti di fattibilità entro settembre 2023, l’appalto entro marzo 2025 e la fine dei lavori a dicembre 2027.

L’infrastruttura rientra nel progetto che la Regione vuole realizzare investendo 40 milioni di euro per creare nuove ciclovie capaci di consentire ai turisti di andare alla scoperta del territorio in una modalità più “dolce” e sostenibile.

Tre le ciclovie già individuate: quella delle colline Unesco si unisce alla Corona di delizie, collegamento tra le residenze reali piemontesi, e a quella del lago Maggiore. Per la realizzazione di ognuna di esse sono disponibili 10 milioni di euro, e altri 10 saranno destinati alle nuove tratte che saranno proposte dagli altri enti locali. Tutti gli interventi rientrano tra quelli inseriti nella programmazione del Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr).

«Stiamo lavorando da tempo su azioni che ci permetteranno di raggiungere l’obiettivo di essere la prima Regione in Europa per chilometri di ciclovie attrezzate», hanno dichiarato il presidente Cirio e l’assessore Gabusi. «Riteniamo che la bicicletta sia il mezzo ideale per viaggiare alla scoperta delle varie zone del Piemonte e che lo sviluppo cicloturistico rappresenti un importante strategia di valorizzazione e accesso sostenibile alle risorse del territorio, oltre a uno strumento di rivitalizzazione economica. Le nuove ciclovie dovranno offrire agli utenti la possibilità di viaggiare in sicurezza e svolgere due funzioni: attrarre turismo e alleggerire traffico veicolare creando così meno inquinamento».

«Con questo progetto il nostro territorio compie un ulteriore passo avanti verso la mobilità sostenibile», ha affermato il sindaco di Alba Carlo Bo. «La ciclovia delle colline Unesco collegherà Alba a Canelli attraverso oltre 28 chilometri di splendidi paesaggi, nuova attrattiva per i turisti ma anche utile servizio per i cittadini. Un progetto corale che coinvolgerà la Regione, l’Astigiano e i nostri Comuni e che per l’Albese ha il grande valore di collegare finalmente anche sotto il profilo ciclopedonale destra e sinistra Tanaro. Dall’autunno intanto torneranno i treni sulla tratta Alba-Asti dopo oltre un decennio dalla chiusura. Insieme alla conclusione dell’autostrada Asti-Cuneo entro il 2024, al progetto del terzo ponte sul Tanaro e ad altre opere viarie, e grazie anche al supporto fattivo della Regione cui va il nostro sentito ringraziamento, rivoluzioneranno il volto della viabilità del nostro territorio».

«La ciclovia delle colline Unesco – ha rilevato il sindaco di Canelli Paolo Lanzavecchia – rappresenta un ulteriore punto di unione tra i Comuni tra Langhe e Monferrato, legati al riconoscimento di nove anni fa del patrimonio Unesco dei paesaggi vitivinicoli. Potrà essere senz’altro un ulteriore sviluppo non solo di mobilità sostenibile, ma anche di attrattività per i tanti turisti che visitano il nostro territorio. Canelli tra l’altro inaugurerà a breve, insieme ai Comuni di Calamandrana e Nizza Monferrato, un ulteriore tratto di ciclabile sempre cofinanziato dalla Regione Piemonte, che potrà poi innestarsi con questo importantissimo sviluppo di una nuova ciclabile tra Canelli e Alba. Un sentito ringraziamento al presidente Cirio e all’assessore Gabusi per credere nel nostro territorio e per la promozione delle nostre eccellenze enogastronomiche».

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