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È la studiosa albese Patrizia Deabate che svelerà la storia mai scritta di Francesco Cirio, il celebre fondatore dei “Pelati Cirio”

L'incarico le è stato attribuito dalla Città di Nizza Monferrato lo scorso 6 maggio, con la firma di un Protocollo di Intesa tra l'Unione Collinare Vigne & Vini, e Conserve Italia, società che detiene il marchio Cirio

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Nizza M.to, 6 maggio 2023. Patrizia Deabate con il DG Conserve Italia Pier Paolo Rosetti

NIZZA M.TO È di Alba la ricercatrice che si è aggiudicata il prestigioso incarico di compiere la ricognizione archivistica preliminare alla redazione di un’opera biografica, esaustiva e completa, su Francesco Cirio,

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Patrizia Deabate

il fondatore dell’industria conserviera italiana, nato a Nizza Monferrato nel 1835 e scomparso a Roma nel 1900.

Si tratta di Patrizia Deabate, già vincitrice della prima edizione del Premio Acqui Storia Inedito nel 2019 con il volume “Il misterioso caso del Benjamin Button da Torino a Hollywood”, che le ha dato belle soddisfazioni sui quotidiani nazionali: da Aldo Cazzullo sul Corriere della Sera, a Maurizio Crosetti su Il Venerdì di Repubblica fino a Roberto Escobar su Il Sole 24Ore, solo per citarne alcuni.

Spiega Deabate: «I nazional-popolari “Pelati Cirio” nell’immaginario collettivo sono indissolubilmente legati a Napoli e al Vesuvio, e ancora pochi sanno che invece tutto è iniziato in Piemonte, nel nostro territorio Langhe-Monferrato-Roero riconosciuto patrimonio UNESCO, un paesaggio meraviglioso anche grazie a imprenditori geniali. Non è un caso se il nostro presidente della Regione Alberto Cirio, parlando pubblicamente del suo “omonimo” Francesco, l’anno scorso a Fontanile, abbia menzionato anche Michele Ferrero, oltre alla radice comune dei Cirio piemontesi».

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Nizza M.to, 6 maggio 2023. Patrizia Deabate firma l’incarico accanto al DG di Conserve Italia Pier Paolo Rosetti e al sindaco di Nizza Simone Nosenzo

L’incarico è stato attribuito dalla Città di Nizza Monferrato alla ricercatrice albese e siglato lo scorso 6 maggio subito dopo la firma di un Protocollo di Intesa tra l’Unione Collinare Vigne & Vini, nella persona del presidente Fabio Isnardi, e Conserve Italia, società che detiene il marchio Cirio (insieme a Valfrutta, Yoga, Derby Blue e Jolly Colombani), nella Sala del Consiglio del Comune di Nizza. Successivamente,  martedì 6 giugno l’Accademia di Cultura Nicese “L’Erca” ha deliberato di sostenere finanziariamente le attività oggetto dell’incarico e in particolare le trasferte che la Deabate effettuerà, per conto della Città di Nizza, a Bologna, a Roma e in Svizzera presso i discendenti di Francesco Cirio e coloro che detengono i documenti storici.

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Francobollo Cirio, presentato il 4 maggio 2023 al Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Riproduzione dell’immagine pubblicitaria di Leonetto Cappiello del 1921

Appena due giorni prima di firmare il Protocollo a Nizza, il direttore generale di Conserve Italia Pier Paolo Rosetti era a Roma con il Ministro Adolfo Urso, per la cerimonia di presentazione, presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, del nuovo francobollo ordinario dedicato a Cirio nell’ambito della serie “Le eccellenze del sistema produttivo ed economico” dedicata ai marchi storici di interesse nazionale del settore agroalimentare.

Prosegue la studiosa di Alba: «Manca una biografia scientificamente attendibile del Cirio. Non lo dico io, ma sta scritto, testuali parole, nel Dizionario Biografico degli Italiani. La voce dell’Enciclopedia Treccani è stata compilata nel 1981, ma da allora poco è cambiato, anche perché la vita di questo personaggio fu talmente incredibile e ricca di imprese, idee innovative e iniziative sociali, che sarà difficile ricostruirne tutti gli aspetti, ma ci proveremo. È stata una vita intensa e incredibile, specialmente se si considera che Cirio nacque, nel profondo Ottocento, da una famiglia modestissima, e che era semianalfabeta. L’anno scorso la sua vicenda ha ispirato il romanzo “Che il mondo ti somigli”, delle sceneggiatrici Mediaset Allegra Groppelli e Beba Slijepcevic (Sperling & Kupfer), che è stato presentato a Nizza, a Fontanile (dove Cirio trascorse l’infanzia) e a Castelnuovo Belbo  – altro Comune dell’Unione Collinare Vigne & Vini – in cui è presente da alcuni anni il Museo Cirio grazie alle ricerche e alle collezioni dello storico Giuseppe Baldino».

L’Accademia di Cultura Nicese “L’Erca” che sostiene l’iniziativa, è un’associazione senza scopo di lucro che opera a Nizza dal 1978. Tra i soci fondatori vi fu il compianto Franco Pero, artefice, con il fratello Renzo, dell’industria “Figli di Pinin Pero” leader nel settore dello zucchero. Attualmente l’associazione è presieduta dal Prof. Teresio Alberto e governata da un Consiglio dei Reggenti formato da undici membri.

Spiega ancora Deabate: «Nell’ultimo anno Conserve Italia ha dato impulso e slancio a varie iniziative: dalla diffusione del romanzo, alle due edizioni della manifestazione “Sulle orme di Francesco Cirio”, organizzata dai Comuni di Nizza e Fontanile con altri enti del territorio, che ha visto anche la presentazione, l’anno scorso, del volume di Peter Signorini “Come natura crea. Cirio una storia italiana” (Mondadori, 2016). Si tratta di un’opera di fondamentale importanza, in quanto il curatore Alberto Signorini è discendente di Pietro – socio storico di Francesco Cirio – la cui famiglia ha tenuto le redini dell’industria conserviera per la maggior parte del Novecento, fino agli anni Settanta. Tra gli obiettivi del mio incarico ci sarà quello di recarmi in Svizzera presso la famiglia Signorini per visionare il loro archivio ancora in gran parte inesplorato. L’anno scorso sono rimasta colpita e affascinata dalle parole di Alberto Signorini, che ho conosciuto a Fontanile, la cui famiglia ha tramandato da una generazione all’altra il ricordo vivo di Francesco Cirio, anche negli aspetti più personali e privati».

Nel 1856 Cirio, dopo essere emigrato a Torino, vi avviò la sua impresa introducendo per primo in Italia la tecnica dell’appertizzazione per la conservazione dei prodotti ortofrutticoli e ricevendo nel 1867 importanti riconoscimenti alla Grande Esposizione Universale di Parigi, per poi aprire filiali in tutta Europa. (A Bruxelles esiste tuttora “Le Cirio” locale simbolo della città, a due passi dalla Borsa, inaugurato dall’illustre nicese nel 1884 e rimasto intatto nel suo aspetto di caffè torinese ottocentesco ma, al contempo, perennemente di moda. Proprio qui nacque l’half&half, aperitivo tipico della capitale belga).

L’eredità di Francesco Cirio fu raccolta dalla famiglia Signorini che promosse lo sviluppo dell’azienda con nuovi stabilimenti conservieri in Campania. Nel 1970 la Cirio viene ceduta alla SME (società del Gruppo IRI) che la controllò fino al 1993, anno della privatizzazione.

Nel 2004 il consorzio cooperativo bolognese Conserve Italia acquisisce la Cirio, scongiurando il rischio di una cessione estera e avviando un rilancio internazionale del marchio, che diviene sempre più ambasciatore del Made in Italy nel mondo.

Conserve Italia è leader in Italia nella trasformazione alimentare, associa oltre 14.000 produttori agricoli italiani riuniti in 34 cooperative e lavora 675.000 tonnellate annue di frutta, pomodoro e vegetali in 12 stabilimenti produttivi (9 in Italia, 2 in Francia e 1 in Spagna).

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Nizza M.to, 6 maggio 2023. Patrizia Deabate con il sindaco di Nizza Simone Nosenzo, il DG di Conserve Italia Pier Paolo Rosetti e Fabio Isnardi, il presidente Unione Collinare Vigne e Vini

Infine specifica Patrizia Deabate: «Lo scorso 6 maggio mi sono emozionata sentendo il direttore di Conserve Italia affermare di essere onorato di firmare l’intesa con i sindaci del nostro territorio. E ancor più mi sono emozionata al suo invito di recarmi presso la sede di Bologna per poter visionare l’archivio aziendale. Nel 2025 il Comune di Nizza compirà 800 anni, e sono previste numerose iniziative per celebrare l’evento: la figura di Francesco Cirio sarà uno degli assi portanti. Adesso siamo al primo passo, allo studio preliminare per la ricerca storica finalizzata alla biografia. Ma rappresenta già un bellissimo traguardo, per il quale ringrazio l’Amministrazione Comunale di Nizza e l’Accademia Nicese l’Erca. Si tratta di un momento importante, da affrontare con la fiducia e la grinta che ci insegnano i nostri imprenditori, celebri e non, tutti costruttori, piccoli e grandi, della nostra identità di patrimonio UNESCO».

Alice Ferrero

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Nizza Monferrato, Museo del Gusto, 22 luglio 2022. Sotto il ritratto di Francesco di Cirio, da destra: Patrizia Deabate, il presidente del consiglio comunale di Nizza Maurizio Martino, il direttore marketing Conserve Italia Federico Cappi, Giovanni Bucchi responsabile ufficio stampa C.I., l’assessore alla Cultura Ausilia Quaglia, il sindaco di Nizza Simone Nosenzo
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