Inizia il festival Portami via: la prima serata è stata spostata al teatro di Canelli

Inizia il festival Portami via: la prima serata è stata spostata al teatro di Canelli
Massimo Zamboni (a sinistra) durante la passata edizione.

VALLE BELBO La seconda edizione del festival Portami via partirà oggi, venerdì 30 giugno, e si concluderà domenica 2 luglio. Nato da un idea del presidente dell’Anpi di Canelli, Flavio Carillo, è organizzato dalla stessa Anpi e dal comitato Martiri del Falchetto sotto la direzione artistica di Massimo Zamboni, musicista ex Cccp e Csi.

Il successo ottenuto è certificato dall’aumento delle serate e dall’arrivo di numerosi patrocini. Spiccano la Regione Piemonte con il comitato Resistenza e Costituzione, il Centro studi Beppe Fenoglio, le fondazioni Cesare Pavese e Nuto Revelli, l’Istituto storico per la Resistenza di Asti. Collaborano inoltre i Comuni di Santo Stefano Belbo, Canelli, Cassinasco, Bubbio, Loazzolo, Calamandrana, Cossano Belbo, Monastero Bormida, Castiglione Tinella e Vesime.

Spiega Carillo: «Il percorso è iniziato qualche mese fa, con gli alunni di cinque scuole, i quali hanno realizzato 250 disegni che proietteremo al Portami via. Ci saranno ospiti di grande rilievo, l’intento è dare la possibilità di partecipare gratuitamente a una rassegna che declini la Resistenza in varie forme, parlando diversi linguaggi. Ogni tanto qualcuno dice che l’argomento è divisivo: così non mi è sembrato, ho trovato dappertutto disponibilità e collaborazione». Lo scorso anno il tema fu Patria e patrie: per l’edizione 2023 è stato scelto Sete. Chi ha sete venga. Prosegue Carillo: «Il discorso è molto ampio. Si passerà dalle seti legate alla siccità alla sete di verità storica per costruire il futuro».

Causa maltempo, gli appuntamenti di questa sera, venerdì 30, si svolgeranno al teatro Balbi di Canelli. Alle 21 le autorità porteranno i saluti e Zamboni presenterà l’edizione 2023. In seguito, Alessia Porani leggerà Alle vittime di Cutro, al sud di Pasquale Marotta, accompagnata dalle musiche di Luca Carillo. Toccherà poi a Max Collini, con il suo monologo Storie di antifascismo senza retorica. Alle 22.45 andrà in scena lo spettacolo Manifesta. Una lotta quale non s’è mai vista eguale, incentrato sugli scioperi del 1943. Insieme all’autore Massimo Zamboni ci saranno Cristiano Roversi, Simone Filippi, Gabriele Genta e i Percussionisti Canellesi Indipendenti. Contestualmente, sulle pareti del santuario, sarà proiettata l’installazione visiva Anime galleggianti di Piergiorgio Casotti.

Sabato 1 luglio, alle 17.30, al cippo dei Martiri del Falchetto di Santo Stefano sarà presentato il libro Memoranda. Gli antifascisti raccontati dal loro quotidiano di Antonella Tarpino. Con l’autrice ci saranno Lorenza Balbo, Marco Revelli, Renato Grimaldi e Antonella Saracco. Seguirà un omaggio alla staffetta partigiana Nicolina “Mirca” Soave, con letture di I ragazzi del Falchetto, a cura di Giulio Liberati. Alle 18.30 Zamboni leggerà brani tratti dalle opere di Fenoglio e Pavese, raggruppati sotto il titolo La sete degli autori. Con lui ci sarà Max Casacci dei Subsonica, che presenterà il progetto musicale Earthphonia.

La serata proseguirà al santuario dei Caffi. Alle 21.30 inizierà il concerto di due ex Csi, Ginevra Di Marco e Francesco Magnelli con Andrea Salvadori. Al termine, alle 23, toccherà al gruppo rock Management, formato da Luca Romagnoli, Marco “Diniz” Di Nardo, Antonio Atella e Mario Serrecchia, per concludere con dj set fino a tarda notte e la proiezione dell’installazione La fonte della Resistenza di Sketch Lupo.

L’ultimo giorno, domenica 2, al sacrario dei Caffi si terrà la commemorazione dei caduti partigiani delle valli Belbo e Bormida e dei deportati e internati nei lager. Dopo la Messa delle 10, alle 10.45 sfilerà il corteo. Porteranno i saluti il sindaco di Canelli Paolo Lanzavecchia e il presidente dell’Anpi di Asti Paolo Monticone. Alle 11.40 Lorenza Balbo, figlia del comandante Poli, terrà l’orazione ufficiale. Parteciperà la banda musicale di Canelli, diretta dal maestro Cristiano Tibaldi.

Alle 17.30, nella piazza davanti al Municipio di Vesime, si terrà la Tavola rotonda sulla parola sete e i suoi molteplici significati. Introdotta da Massimo Zamboni e moderata da Mario Renosio dell’Israt, vi parteciperanno l’enologo Ignazio Giovine, il geologo Claudio Riccabone, lo scrittore Sergio Grea e don Oscar. Sarà possibile partecipare a visite guidate al museo dell’aeroporto partigiano Excelsior e all’installazione audio-visiva-interattiva Illumina la Resistenza di Luca Carillo. Al termine, ai partecipanti, sarà offerto l’aperitivo.
Nuovamente al santuario dei Caffi, alle 21.15 Zamboni dialogherà con lo scrittore Paolo Malaguti, autore di Se l’acqua ride, e con l’illustratrice Stefania Vincenzi, animatrice di La freccia azzurra, La pimpa e La gabbianella e il gatto. Seguirà la proiezione del film di animazione Kirikù e la strega Karabà, scritto e diretto da Michel Ocelot.

Durante il festival la Pro loco di Vesime si occuperà del servizio ristorazione. Per chi volesse, ci sarà la possibilità di campeggiare.

Davide Barile

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