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La nocciola di Samuel Di Blasi, l’omaggio della famiglia Sebaste alle Langhe (FOTO E VIDEO)

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© Germano

GRINZANE Un anfiteatro nelle Langhe, dove si possono cogliere le colture caratteristiche, che scende come una colata di torrone con al centro La nocciola di Samuel Di Blasi. È il Belvedere di Pepè inaugurato ieri sera (venerdì 16 giugno) nel noccioleto della famiglia Sebaste, a pochi passi dal castello di Grinzane Cavour. Un triangolo di terra, attorniato dalla biodiversità, che diventerà meta di camminate evasive e riflessive, e che rappresenta il dono del gruppo dolciario alle future generazioni.

Un progetto di mecenatismo culturale, che unisce passato, presente e futuro, a partire dal nome. La memoria corre al 23 ottobre 1861, l’Italia unita da appena sette mesi: nella ruota dell’Ospedale di Bra un ‘trovatello’, ancora senza nome, si affacciava alla vita. Elementi particolari lo hanno reso singolare fin da subito; il corredo del piccolo Giuseppe era insolito in una terra dove la miseria la faceva da padrona: abitini, cuffiotti nuovi e una croce d’oro appesa al collo con un sottile nastro di seta.

C’era anche un biglietto, scritto su entrambe le facciate: su un lato recitava «Ernesto», sull’altro la data di nascita e sulle sue radici il mistero. La certezza è che, quella notte, il neonato che la madre avrebbe voluto Ernesto venne portato in parrocchia e battezzato con il nome di Giuseppe. Il cognome che gli fu assegnato, Sebaste, sarebbe poi diventato sinonimo di Torrone e di festa, in Piemonte e non solo. Ma un nome dettato dall’affetto Giuseppe Sebaste lo ha avuto: Pepè, l’amorevole nomignolo con il quale lo hanno chiamato e lo chiamano in famiglia.

Da giovane garzone nella pasticceria di Alba alla decisione di mettersi in proprio per coltivare il sogno: non potendosi permettere di acquistare le mandorle per impastare il torrone, introdusse l’utilizzo della nocciola. Fu così che nel 1885, facendo di necessità virtù, creò l’originalità del suo prodotto che ancora oggi caratterizza l’azienda sul mercato.

Alla vigilia dei 150 anni di storia, scritta grazie all’impegno di cinque generazioni, rappresentate da Oscar, Dario, Egle, Matteo e Lucia, nasce il Belvedere di Pepè, in posizione panoramica sull’anfiteatro del ‘Runc’, lungo via Bricco, nel comune di Grinzane Cavour, a pochi passi dal noccioleto storico della Famiglia, acquistato nel 1935 dalla marchesa Adele Alfieri Di Sostegno, la Tota, discendente della famiglia di Camillo Benso conte di Cavour, impianto del 1938. Sul Belvedere ecco La nocciola, opera dell’artista Samuel Di Blasi.

Una scultura monumentale che celebra il paesaggio e la straordinaria qualità delle nocciole piemontesi. Di Blasi ha dato vita a un’opera d’arte imponente, alta 350 cm, che reinterpreta una nocciola, iconico simbolo della regione piemontese, utilizzando una combinazione di acciaio inossidabile e corten.

La scultura è composta da due superfici: una esterna realizzata in acciaio corten e l’altra in acciaio inox “stropicciato”, quest’ultima creerà un effetto speculare che rifletterà la luce, ma al contempo incornicerà il paesaggio retrostante. Le ampie e intricate venature che modellano l’opera permetteranno il passaggio della luce, dell’aria ma soprattutto dello sguardo, offrendo al pubblico una intensa esperienza sensoriale.

  • Le parole di Matteo Rossi Sebaste


Lorenzo Germano

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