Impianti agrivoltaici, il Piemonte tutela le aree agricole e in particolare le produzioni di qualità

Assessori Protopapa e Marnati: “Verso l’approvazione delle linee guida regionali che integrano agricoltura ed energia da fonti rinnovabili”

Impianti agrivoltaici, il Piemonte tutela le aree agricole e in particolare le produzioni di qualità

AGRICOLTURA Procede l’iter avviato dalla Regione Piemonte per l’approvazione delle linee guida regionali in materia di installazione di impianti agrivoltaici. Le indicazioni, redatte dall’assessorato regionale all’Agricoltura insieme all’assessorato regionale all’Ambiente, Energia, Territorio implementano la normativa statale in materia di impianti fotovoltaici con l’obiettivo di salvaguardare le aree agricole piemontesi, in particolare quelle di “elevato interesse agronomico”.

Il documento indica agli organi preposti, Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Province e Comuni di autorizzare sui terreni agricoli più strategici soltanto impianti fotovoltaici di tipo agrivoltaico, in linea anche con l’orientamento statale che indica questi impianti come la migliore tecnologia integrabile con la produzione agraria.
In questo modo si permette di raggiungere più facilmente gli obiettivi di produzione energetica da fonti rinnovabili, stabiliti a livello centrale, e previsti nel Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC).

«Le linee guida andranno a tutelare prima di tutto le produzioni agroalimentari certificate, DOP, IGP, DOC e DOCG, motivo di vanto ed eccellenza del Piemonte, secondariamente tuteleranno anche le aree rurali più produttive, I e II classe di capacità d’uso del suolo, in modo che la produzione energetica non sia in contrasto con quella agricola. L’obiettivo è non compromettere le caratteristiche peculiari del suolo, e quindi la produttività e la qualità», dichiara l’assessore regionale all’Agricoltura e cibo della Regione Piemonte Marco Protopapa.

Per l’assessore regionale all’Ambiente ed Energia Matteo Marnati:«L’obiettivo delle linee guida è quello di fornire indicazioni per coniugare in modo sostenibile la produzione di energia da fonti rinnovabili, punto di forza del nuovo Piano energetico ambientale regionale, che ci permetteranno non solo di proseguire sulla strada che abbiamo imboccato per il raggiungimento degli obiettivi fissati dall’Agenda ONU 2030 e di dare un contributo essenziale alla riduzione della dipendenza energetica regionale, ma anche di preservare alcune colture e stabilire livelli di produzione minima che non potranno essere intaccati dalla posa degli impianti agrivoltaici. Questo è un punto di partenza per governare questo periodo transitorio in attesa della normativa nazionale».

A seguito della comunicazione avvenuta il 27 luglio in III Commissione del Consiglio regionale, come prevede in questi casi l’iter legislativo, la delibera verrà presentata nella prossima seduta della Giunta regionale per l’approvazione.

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