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Truffe ad anziani, i Carabinieri di Asti eseguono 4 misure cautelari

Custodia in carcere per quattro persone ritenute responsabili di furti e rapine pluriaggravate in abitazione tramite raggiro ai danni di persone anziane.

Truffe ad anziani, i Carabinieri si Asti eseguono 4 misure cautelari
Uno dei malviventi travestito da Carabinieri tenta di entrare in una casa

ASTI  I carabinieri del Nucleo investigativo di Asti hanno eseguito una nuova ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale nei confronti di quattro persone, ritenute responsabili, a vario titolo, di furti e rapine pluriaggravate in abitazione tramite raggiro ai danni di persone anziane.

Si tratta di Roberto Vinotti ed Emanuel Olivieri, entrambe nati nel 1983 e già detenuti, Angelo Vinotti, 38 anni residente ad Asti e Samuel Massa, 39 anni, residente a Torino.

Si spacciavano per tecnici dell’acquedotto o carabinieri, denunciati oltre trenta diversi episodi

«Questo provvedimento restrittivo – spiegano dal comando provinciale di Asti – costituisce il completamento delle strutturate e complesse indagini svolte dal Reparto operante a partire dallo scorso mese di gennaio e che hanno già consentito, il 16 maggio, di arrestare 7 componenti del gruppo criminale, coinvolti in 18 episodi delittuosi in danno di anziani commessi spacciandosi per tecnici dell’acquedotto».

Le successive indagini hanno portato all’identificazione di due nuovi componenti del sodalizio e alla scoperta di 13 raggiri commessi in aprile e maggio in Piemonte, Lombardia ed Emilia Romagna, in alcuni dei quali i truffatori si sono presentati come carabinieri.

I colpi sono stati messi a segno a Neive; Asti; Bruno, Castell’Alfero  e Camerano Casasco nell’astigiano; Poviglio (Reggio Emilia),  Caresana e Prarolo (Vercelli), Calendasco (Piacenza), Pecetto di Valenza e Cereseto (Alessandria), Villanova D’Ardenghi  e Garlasco (Pavia).

Per alcuni fatti è stata contestata la rapina pluriaggravata per l’accertato uso di sostanze urticanti. Nel complesso, i proventi delle illecite attività predatorie contestate agli indagati sono di circa centomila euro.

Ansa

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