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Ad Asti un raro intervento di cardiopatia congenita

Cuore raggiunto non dalle gambe ma attraverso la vena giugulare

Giovedì 20 ottobre, Open day informativo promosso dall'Asl di Asti in occasione della Giornata Mondiale dell’Osteoporosi
Partenza e conclusione della pedalata saranno dall'ospedale Cardinal Massaia.

ASTI All’ospedale di Asti, dov’è presente una eccellenza internazionale per l’Elettrofisiologia interventistica, è stato eseguito per la prima volta in Italia un raro intervento legato a una cardiopatia congenita. La paziente era priva della vena cava inferiore a livello addominale, usuale via d’accesso per arrivare al cuore partendo dalle gambe: l’intervento è avvenuto così attraverso la vena giugulare del collo. A livello internazionale esistono solo tre precedenti simili, registrati tutti al Royal Brompton hospital di Londra.

L’intervento è stato eseguito dal cardiologo Marco Scaglione nella sala di Elettrofisiologia. La paziente, una quarantenne di Alessandria, che aveva subito la prima operazione al cuore a soli due mesi di vita, era in vacanza ad Aosta quando è stata costretta a rivolgersi al pronto soccorso per l’ennesimo attacco di aritmia legato a un grave difetto congenito. Da Aosta si era poi rivolta al Gaslini di Genova, dov’è da tempo in cura, e questo ospedale si è coordinato con quello di Asti per sottoporre la donna all’intervento.

L’operazione è durata sei ore e mezza durante le quali la paziente è rimasta sul lettino operatorio sotto ipnosi, tecnica proposta dal reparto astigiano dal 2018 e già usata su oltre 2mila persone. L’intervento è andato bene e la malata sarà dimessa dopo qualche giorno di sorveglianza nel reparto di Cardiologia. In agosto l’équipe guidata da Marco Scaglione ha pubblicato sulla rivista internazionale della Società americana di aritmologia un altro caso clinico di particolare interesse riguardante il meccanismo che origina una particolare aritmia che colpisce soggetti giovani e sani.

Ansa

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