Storie di Cheese: la Cooperativa sociale Voci Erranti

Storie di Ch
Pasquale e Francesco

BRA Dietro il bancone dello stand C31 ci sono Pasquale e Francesco. Il primo è un carcerato in regime di semi-libertà, mentre il secondo è un operatore della Cooperativa sociale Voci Erranti che gestisce un biscottificio nel carcere di Saluzzo per offrire opportunità formative e lavorative alle persone recluse.

Pasquale, originario di Marcianise (Caserta) ha 43 anni, venti dei quali passati in carcere. Il suo fine-pena è datato 2026, ma l’incontro con la Cooperativa Voci Erranti gli ha cambiato la vita.

Racconta: «In carcere ho conosciuto dei fantastici operatori di questa cooperativa che proponevano corsi di teatro e di recitazione. Da un paio di mesi, godendo della semi-libertà (fuori di giorno e dentro la notte) mi è stata offerta la possibilità di lavorare nel bar “Caffè Intervallo” di Savigliano, localizzato di fronte all’università, nei locali del Teatro Milanollo. Pian piano sto acquisendo le tecniche e affinando le abilità. Quando avrò finito di scontare la mia pena, ho in mente di tornare a casa e di aprirmi un bar, magari a Caserta».

Ma nel carcere c’è anche un biscottificio, nel quale lavorano, con regolare contratto, 6 detenuti che producono diverse tipologie di biscotti davvero eccellenti e i grissini al mais. Il tutto fatto rigorosamente a mano, sotto la guida attenta di una maestra pasticcera.

La cooperativa, che si divide in associazione e cooperativa sociale, ha sede a Savigliano ed è ramificata su tutto il territorio della Granda.

Aggiunge Francesco, coordinatore delle fiere e docente di teatro: «Con i carcerati prepariamo spettacoli teatrali che poi rappresentiamo in giro per la Provincia. Invece con il biscottificio i “galeotti” hanno la possibilità di imparare un mestiere, preparandosi al loro reinserimento sociale, promuovendo un’economia attenta alle persone». E conclude: «Biscotti e grissini si realizzano solo con ingredienti del territorio saluzzese e hanno tutti il sapore di qualcosa di “fatto in casa” e la fragranza della libertà». Il sorriso di Francesco, con la sua parlata decisamente napoletana, ne sono la miglior conferma.

Valter Manzone

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