Il cantiere dell’ultimo lotto dell’Asti-Cuneo può partire: soddisfatte tutte le prescrizioni

Autostrada (poco) gratuita: l’Osservatorio per il paesaggio interroga Cirio e Gabusi
Il casello Alba Ovest, nel Comune di Roddi, visto dal drone

AUTOSTRADA A33 Centrato anche l’ultimo passaggio per il completamento dell’Asti-Cuneo. Ieri (lunedì 9 ottobre), il ministero della Cultura ha diffuso una nota nella quale ha certificato che tutte le prescrizioni che erano state indicate relativamente al progetto definitivo dell’ultimo lotto 2.6a, Verduno-Cherasco sono state ottemperate. La Giunta regionale può ora procedere con la delibera che approva la localizzazione, la conformità urbanistica e l’autorizzazione paesaggistica dell’opera di cui possono partire i cantieri.

Il 9 ottobre era il termine entro cui tutti gli enti dovevano far pervenire le verifiche delle ottemperanze alle 31 prescrizioni emerse nel decreto Via dell’aprile scorso. Si trattava di indicazioni che non riguardavano il tracciato, ma suggerivano interventi di tipo paesaggistico e di mitigazione ambientale, in particolare la copertura dei tratti in esterna all’altezza della Tenuta di Pollenzo, per ridurre l’impatto con corridoi ecologici già realizzati su altre arterie. Il lavoro di questi mesi ha coinvolto la concessionaria autostradale Asti-Cuneo e la Sovrintendenza e, con il coordinamento della Regione Piemonte, ha consentito di approfondire e migliorare il progetto definitivo dell’ultimo lotto, Verduno-Cherasco, di cui ora possono partire i cantieri.

«Ci siamo insediati, nel giugno 2019, ereditando un cantiere senza copertura finanziaria e senza autorizzazione. Ci siamo messi da subito al lavoro, abbiamo sbloccato le procedure amministrative, le risorse e i lavori e ora possiamo dire che l’opera si concluderà entro il 2024, mantenendo l’impegno che questo territorio attende da troppi anni», spiega il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio. «Centinaia di telefonate, decine di riunioni tra Torino e Roma sono servite per arrivare a questo risultato a cui nel 2019 in pochi credevano. La determinazione della nostra Amministrazione regionale e di un governo attento al territorio ci porta oggi ad avere la certezza che l’opera procederà senza intoppi», aggiunge l’assessore ai Trasporti, Marco Gabusi, ringraziando tutta la struttura regionale per l’obiettivo raggiunto.

Il sindaco di Alba, Carlo Bo: «Ringraziamo la Regione Piemonte per aver contribuito a sbloccare anche questo ultimo tassello. Le prescrizioni riguardavano in particolare gli aspetti ambientali e di mitigazione, per ridurre al minimo l’impatto. Ora il cantiere anche di questo ultimo tratto del lotto 2.6 può partire, con l’auspicio che l’attesa per poter viaggiare sull’intera A33 possa davvero concludersi definitivamente nel più breve tempo possibile. La battaglia di Alba e del territorio, però, non è ancora finita visto che resta da chiarire la questione delle opere complementari, fondamentali per migliorare la viabilità locale».

Banner Gazzetta d'Alba