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Radici connesse, un progetto ecosostenibile di Citaca

Il prossimo incontro è quello di lunedì 23 ottobre con i vini Alta Langa Docg, la lavanda e gli aquiloni

Radici connesse, un progetto ecosostenibile di Citaca

LANGHE Radici connesse è il nome del progetto di promozione e valorizzazione del territorio delle Langhe, ideato dall’associazione di promozione sociale Citaca, che in piemontese suona un po’ come “piccola casa”, giocando al contempo con l’isola greca celebre per essere stata la patria del leggendario eroe Ulisse, richiamando alla mente il tema del viaggio e del ritorno a casa, alla ricerca delle proprie radici.

Ecco quindi naturale il collegamento con il progetto: «L’idea alla base di questa proposta prende ispirazione dal mondo vegetale, dall’incredibile rete sotterranea creata dalle radici delle piante e da tutti i microorganismi che popolano il sottosuolo, capaci di comunicare su lunghissime distanze e in grado di cooperare tra loro in maniera straordinaria», afferma Serena Manoni, vicepresidente dell’associazione Citaca.

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Chiara Ferro

«Attraverso attività di promozione dei prodotti, delle tradizioni, dell’arte e della cultura che caratterizzano quest’area, l’associazione si propone di valorizzare il territorio nelle sue molteplici espressioni, con un approccio sempre attento alle tematiche legate all’ambiente e alla sostenibilità», aggiungono Chiara Ferro e Silvano Icardi, responsabili del progetto.

Il contesto di riferimento è quello delle Langhe, e la promozione avviene attraverso il coinvolgimento di giovani imprenditori agricoli, portatori di valori e innovazioni importanti e, allo stesso tempo, esempio e testimonianza del legame con il territorio, in contrasto allo spopolamento giovanile delle zone rurali. Oltre a loro, vengono messi in rete produttori, ristoratori, strutture ricettive e attivatori di esperienze sul territorio.

Ogni incontro prevede la partecipazione di almeno due realtà locali, coinvolte in un’ottica di cooperazione e filiera corta (intesa sia come prossimità fisica, sia come vicinanza sociale tra produttore e consumatore, con l’obiettivo di rendere quest’ ultimo partecipe del processo produttivo), allo scopo di incoraggiare al contempo un turismo sostenibile, responsabile e vicino al territorio, oltre che di promuovere un’educazione all’alimentazione sana e al consumo responsabile di prodotti stagionali, a elevata tracciabilità e rappresentativi del territori.

Il primo incontro, “Nocciola e Moscato” ha avuto luogo nei giorni scorsi a Neive, presso il b&b Gilda e i suoi Amici, con una merenda – preparata sotto la supervisione di Margherita Giampiccolo, del ristorante Trés, dai bimbi ospiti della struttura, ispirata ai principi della pedagogia del bosco e dell’educazione outdoor – a base di nocciole: protagonisti di giornata, la nocciola dell’azienda agricola Cascina Valcrosa di Lequio Berria, raccontata da Fabrizio Bruna, e il Moscato d’Asti Docg dell’azienda agricola Ca’ del principe di Valdivilla, frazione di Santo Stefano Belbo, presentato da Ugo Borello.

Il prossimo incontro in calendario – gratuito – è quello di lunedì 23 ottobre, dalle 16 alle 18.30, mettendo insieme i vini Alta Langa Docg dell’azienda agricola Roberto Garbarino, la lavanda e gli aquiloni, sulla vetta della collina di Ansèm, a dieci minuti da Alba, per un aperitivo con vista su borghi, castelli e boschi, con lo sguardo rivolto verso l’alto. Per informazioni e prenotazioni: www.ansem.life/radici-connesse/.

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Serena Manoni e Silvano Icardi
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