Autostrada del tartufo, a Verduno sono iniziati i lavori dell’ultimo lotto

Autostrada Asti-Cuneo, a Verduno sono iniziati i lavori dell'ultimo lotto

VERDUNO Via libera alla costruzione dell’ultimo lotto dell’autostrada Asti – Cuneo (che a fine lavori verrà ribattezzata Autostrada del tartufo), il 2.6A, da Verduno al moncone di Cherasco: l’ultimo passaggio autorizzativo è arrivato questa mattina dalla Conferenza dei servizi convocata da Roma, dal Ministero delle infrastrutture, in collegamento con il campo base dell’A33, a pochi metri dallo svincolo di Alba Ovest.

La conferenza, che è durata alcune ore, ha visto la partecipazione di tutti i soggetti coinvolti: il presidente della Regione Alberto Cirio, il presidente della Provincia di Cuneo Luca Robaldo e il consigliere provinciale con delega alla viabilità Massimo Antoniotti, il presidente della Provincia di Asti Maurizio Rasero, oltre ai sindaci di Alba, Bra e Verduno. Presenti anche i vertici della società concessionaria, insieme ai tecnici che stanno seguendo la realizzazione dell’opera.

Ciò che è emerso dalla riunione è strategico per il futuro del territorio: prima di tutto, con il via libera definitivo all’ultimo lotto, mezzi e operai hanno potuto riprendere immediatamente il lavoro, nel punto in cui si interrompe il lotto 2.6B. Il cantiere era già stato allestito nei giorni scorsi, così da non attendere ulteriormente e rimanere al passo con il cronoprogramma, che fissa il completamento dell’autostrada entro la fine del 2024.

Lo ha ribadito Cirio: «La conferenza dei servizi di questa mattina ha posto l’ultimo tassello a questa infinita vicenda: ora i lavori possono svolgersi senza interruzioni».

Approvate alcune opere complementari

Il secondo risultato ottenuto è il via libera a una serie di opere complementari fondamentali per raccordare la viabilità locale all’autostrada e per migliorare la situazione esistente, che presenta non poche problematiche. 43milioni di euro è la cifra che il Ministero ha deciso di stanziare per questa prima tranche, che insiste sul tratto Verduno-Cherasco e che pertanto ricade maggiormente nella zona braidese.

Con riferimento alle opere, si tratta in particolare del rifacimento del ponte sul Tanaro a Pollenzo, a cui verrà affiancata anche una passerella ciclopedonale, così come la sistemazione della provinciale 7, l’ampliamento del tratto di strada che si trova in prossimità del ristorante Le due lanterne, la variante Nogaris tra la provinciale e viale Nogaris, oltre a una ciclabile tra Bra e Pollenzo.

«Le opere sono state inserite nel Piano economico finanziario e pertanto non si ravvisano altri ostacoli alla loro realizzazione», ha precisato Cirio.

L’aver ottenuto questo risultato apre la strada alla seconda parte di interventi richiesti, relativi al tratto albese: il terzo ponte sul Tanaro, già finanziato dai fondi Crosetto, la tangenziale Est e le due rotonde nel comune di Roddi. «Verranno valutate prossimamente, quando si aprirà la conferenza di servizi sulla tangenziale, il cui adeguamenti completerà del tutto l’autostrada».

La conferenza dovrebbe svolgersi entro la fine dell’anno. In questo momento, l’adeguamento della tangenziale è sottoposto alla Valutazione ambientale strategica (Vas), di cui si attende l’esito per dare il via ai lavori di ampliamento. Da questo punto di vista, Cirio ha precisato che questi ultimi inizieranno solo a seguito del completamento del lotto 2.6 A e che non implicheranno la chiusura al traffico.

«La tangenziale, poi, rimarrà qualificata come tale e non diventerà autostrada: in questo modo potranno continuare a circolarvi anche i mezzi agricoli». Importante anche un’altra precisazione: da Baraccone a cantina Roddi, la circolazione sarà gratuita in entrambe le direzioni, come accade oggi, così da non implicare costi aggiuntivi per i cittadini. Confermata anche la gratuità dell’uscita per l’ospedale Ferrero a Verduno. Ha concluso Cirio: «I due temi legati alla gratuità sono fondamentali: entrambi ci sono stati confermati lo scorso giugno e pertanto non ci sono dubbi in proposito».

Francesca Pinaffo

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