Palpeggiava le donne, un ivoriano in carcere (VIDEO)

La Questura cuneese ha deciso di rendere noto l'accaduto per invitare altre possibili vittime dello stesso soggetto a presentarsi nei propri uffici per formulare una denuncia a suo carico

Palpeggiava le donne un ivoriano in carcere

CUNEO È stato arrestato con l’accusa di violenza sessuale un uomo senza fissa dimora classe 1979 originario della Costa d’Avorio, ma da alcuni anni in Italia. L’operazione effettuata dalla Squadra Mobile della Polizia di Stato di Cuneo è scattata il 12 dicembre scorso in seguito alla denuncia di una donna.

La vittima dopo essere stata palpeggiata dall’uomo nei pressi della stazione al mattino presto, avrebbe deciso di sporgere denuncia quando lo stesso, nel pomeriggio, si sarebbe avvicinato con le stesse intenzioni anche alla figlia minorenne. L’intervento repentino della volante ha permesso non solo di soccorrere le due donne, ma anche di acquisire le immagini delle telecamere utili per il riconoscimento. Grazie alla conoscenza del territorio gli agenti sono riusciti a rintracciare l’uomo in una delle zone dove era solito ripararsi e nascondersi e procedere all’arresto.

Il soggetto già noto alle Forze di Polizia e ai molti frequentatori della stazione del capoluogo si era fatto notare già in altre occasioni con insulti, atteggiamenti insistenti e inviti espliciti alle donne di passaggio ad appartarsi. L’arresto è stato possibile grazie alla capacità delle due donne di riconoscere l’uomo e alle possibilità degli agenti di identificarlo nelle riprese delle telecamere di videosorveglianza poste nei pressi della stazione. Alla prima denuncia se ne sono aggiunte altre, oggi sarebbero almeno quattro, due delle quali sporte da minorenni e una risalente a un episodio avvenuto a novembre sempre nella stazione cuneese. Oggi l’uomo, noto in città dove si aggirava spesso in stato di ebrezza alcolica, si trova in carcere in attesa di giudizio e di un eventuale rimpatrio.

Il fatto è stato reso noto da Luca Blengino, dirigente delle Volanti e Giancarlo Floris, dirigente della Squadra Mobile, al fine di invitare altre donne vittime dello stesso soggetto a presentarsi in Questura per formulare una denuncia a suo carico.

 Elisa Rossanino

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