BRA Non si sono ancora spenti gli echi della festa di don Bosco, celebrata domenica 4 febbraio, che già ci si prepara a un’altra grande iniziativa: l’oratorio fuori le mura.
La festa di don Bosco
«Don Bosco ci insegna che il vero volto del cristiano è quello del giorno di Pasqua e non del venerdì Santo». Con questa citazione di papa Francesco, don Mattia Miggiano che ha presieduto con don Livio Sola, la Messa della comunità oratoriana di domenica 4 febbraio ha sintetizzato come è stata la festa di don Bosco 2024.
Facce allegre e tante, sia durante la celebrazione eucaristica, sia negli altri momenti, dalla colazione al pranzo, a cui hanno partecipato quasi 150 persone. Un ringraziamento gli organizzatori lo inviano ai genitori, ai giovani che hanno collaborato, preparato dalla colazione al pranzo, a chi è intervenuto e ai benefattori che hanno permesso la realizzazione del pranzo: il pastificio Trombin di Val della Torre, vicino a Torino che ha donato i ravioli e la macelleria Olivero di Sanfrè. Poi la castagnata alle 16 ha chiuso la festa di don Bosco. Una festa che non finisce qui, ma riparte da qui.
Oratorio fuori le mura. Lo spirito salesiano che contagia, che porta allegria e testimonianza
Si prevede una pacifica invasione da parte di tanti giovani, forse un centinaio nei giardini di piazza Roma, ma non per protesta, ma per portare musica, giochi e allegria in città: insomma portare l’oratorio salesiano, ossia quello di don Bosco.
Andare fuori significa fare missione, significa incontrare la gente, anche quella che normalmente non va mai dai Salesiani. Un po’ come faceva don Bosco, prima che nascesse l’oratorio di Valdocco.
Alla presenza di animatori, educatori e catechisti, con calcetti, ping pong e altri giochi, un po’ come era successo lo scorso novembre, i giardini di piazza Roma si animeranno sabato 10 febbraio, dalle ore 15 (circa) alle 18.30 con Oratorio fuori le mura per far giocare tutti i bambini e i ragazzi.
Il sindaco Gianni Fogliato, come la volta scorsa, ha offerto la piazza dei giardini per le attività di animazione e i Salesiani hanno accolto con entusiasmo questa proposta ed eccoli nuovamente per un pomeriggio, in cui i giardini ritorneranno ad essere quello che dovrebbero essere: luogo di ritrovo, di festa e di svago.
Lino Ferrero
