FERRERE Salsiccia, salami, prosciutti, pancetta, speck, cotechini e, da poco anche prodotti precotti, sono queste alcune delle specialità proposte dall’agrisalumeria Luiset di Ferrere. Fondata da Luigi Casetta oggi è portata avanti dai figli Mauro e Chiara sotto l’occhio attento del padre. Nel laboratorio di Ferrere aperto 12 anni fa lungo la strada che porta verso Torino avviene l’intero processo.
«Seguiamo l’intera filiera, dall’allevamento alla macellazione fino alla trasformazione e alla vendita finale nei nostri tre punti vendita, tra Ferrere, Alba e Torino», spiega Mauro. «Solo in questo modo possiamo garantire una qualità ottimale del prodotto. Controlliamo ogni fase e da noi tradizione e innovazione si mescolano», aggiunge.
Nel 1990 Luigi si licenzia dal lavoro sicuro presso un salumiere di Ferrere. «Avevo quarant’anni, sono stato molto coraggioso a lasciare uno stipendio sicuro. Al mattino lavoravo nel negozio poi andavo a macellare i maiali nelle cascine. Oggi ho 75 anni e credo che la scelta seppur azzardata sia stata quella giusta». La produzione inizia nel garage di casa e la vendita trova spazio nei mercati di paese. Quando il figlio finisce le scuole decide di iniziare a lavorare con il padre e far crescere l’attività.
«Ho dovuto smettere di andare nelle altre cascine, in alcune andavo da 10 anni, era come essere in famiglia, mi è dispiaciuto molto», racconta Luigi. Con l’aumentare del lavoro servono nuovi spazi, così nasce l’idea del laboratorio di Ferrere e i Casetta iniziano a cercare le ultime novità. «Ci facciamo il macello: è la prima cosa che abbiamo pensato. È impegnativo, ma importantissimo. Far crescere maiali sani per avere carni ottime e poi rovinarle nel mattatoio sarebbe assurdo. La pulizia è importantissima, vado sempre a controllare», spiega il fondatore Luigi.
Con la nascita del nuovo laboratorio al benessere animale si è aggiunta l’attenzione all’ambiente. Sul tetto hanno trovato spazio i pannelli solari e nel retro un impianto di fitodepurazione.
Nel processo di trasformazione sono molti i giovani che approdano da Luiset. «Tanti vengono da noi per un periodo di formazione postdiploma tramite l’Agenform di Moretta. Alcuni si fermano, altri imparano il mestiere e poi aprono i loro laboratori. Abbiamo avuto ragazzi provenienti da Giappone, Olanda e Stati Uniti», aggiunge Mauro.
Quel che è certo è che i Luiset (soprannome dato alla famiglia a fine Ottocento), portano avanti con passione le ricette della tradizione strizzando l’occhio alla modernità e alle nuove esigenze alimentari dei consumatori.
Elisa Rossanino
