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Dalla Mondo una pista viola per le Olimpiadi di Parigi 2024

Dalla Mondo una pista viola per le Olimpi
Foto Mondo

GALLO GRINZANE I Giochi olimpici di Parigi 2024, iniziati venerdì scorso, e quelli paralimpici, regalano un’importante conferma. Anche per questa edizione il comitato organizzatore ha scelto di affidarsi alla Mondo per la realizzazione della pista di atletica dello Stade de France.

La partecipazione di Mondo alle Olimpiadi è ormai diventata tradizione. È dai Giochi di Montreal del 1976 che l’azienda di Gallo realizza i tracciati che hanno consentito agli atleti di infrangere oltre 300 record mondiali.

«Per noi è sempre un traguardo molto importante e mai scontato. A ogni edizione olimpica bisogna iniziare da capo, gli interlocutori con i quali ci confrontiamo non sono mai gli stessi e ci sono sempre altre aziende che vorrebbero entrare a far parte della sfera olimpica», dichiara Federico Stroppiana, vicepresidente del gruppo.

«Il fatto di avere tanta esperienza gioca sicuramente a nostro vantaggio e la performance del prodotto risulta sempre importante, in un contesto in cui i record sono particolarmente ambiti e fanno parlare molto», prosegue Stroppiana.

Un tracciato che sfrutta l’innovativa tecnologia Ellipse impulse

Dopo Birmingham, Mondo pensa alle Olimpiadi del 2024 1
Federico Stroppiana, vicepresidente Mondo

Un paio di numeri: la superficie totale della pista di atletica si estende su 23.114 metri quadrati, di cui 15.570 all’interno dello stadio olimpico e altri 7.544 nell’adiacente impianto di allenamento.

In omaggio al marchio di Parigi 2024, il blu ha lasciato il posto al viola, con il grigio nelle curve che rievoca il circuito dei Giochi che si svolsero nella capitale francese cent’anni fa.

Il tracciato è stato realizzato con tecnologia Ellipse impulse, sviluppata con una particolare attenzione alla risposta elastica in modo da prevenire gli infortuni e aumentare le performance degli atleti.

Un occhio è stato anche rivolto alla sostenibilità. La fabbricazione della pista ha previsto l’utilizzo di materiali rinnovabili e riciclati, come caucciù naturale e prodotti provenienti da catene di approvvigionamento industriali a fine vita, mentre la realizzazione è avvenuta tramite processi a basse emissioni di carbonio e attraverso l’utilizzo di energia rinnovabile.

«Oggi, il tema della sostenibilità è molto più sentito e va a rispondere anche alle necessità degli organizzatori. Il nostro è un lavoro che parte molto indietro nel tempo e possiamo dimostrare un miglioramento interessante e misurabile nell’ultimo decennio, grazie a importanti investimenti nella ricerca e nello sviluppo», conclude il vicepresidente dell’azienda.

Matteo Grasso

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