ABITARE IL PIEMONTESE Autoironici e di basso profilo, alla domanda sulle vacanze estive, molti piemontesi rispondono an tȓa cort (in cortile) o al limite an sȓa lòbia (sul balcone). Un po’ come faceva un famoso stornello: mì ao giòbia vagh an sȓa lòbia (il giovedì vado sul balcone). Sostantivo femminile singolare, il significato di lòbia è semplice. Come si può intuire dall’assonanza, lòbia significa loggia, balcone, il ballatoio coperto delle case più umili e modeste. L’etimologia richiama il germanico laubja (pergola) che trova continuatori dapprima nel latino medievale laubiam sino a sfumature semantiche in varie lingue regionali italiane: da arco della culla (lombardo) fino a tinaia (veneto), passando per estremità della camera della morte (toscano) o tenda che ricopre un’imbarcazione (ligure). I confronti con altre lingue contemporanee non sono meno interessanti: laube (tedesco), lobby (inglese), logbia (romancio). Si può così intuire che il lobion sia il loggione, la parte più alta del teatro sopra gli ordini dei palchi (in gergo piccionaia). Il lobiòt è, invece, un terrazzino. Ma ciò che fa sorridere è il modo di dire ciapé un an sëȓ lobiòt (prendere qualcuno sul balcone): significa cogliere sul fatto, specialmente gli innamorati.
Scopriamo, infine, il motivo per il quale con lòbia s’intende anche il cappello a tesa larga, semirigido di feltro. La spiegazione più spicciola riferisce all’analogia della stessa tesa larga circolare, come fosse un balconcino intorno al copricapo. In realtà la ragione risiede nel nome del deputato di metà Ottocento, Cristiano Lobbia. Fu un celebre patriota che si unì ai moti insurrezionali del 1848 e denunciò un giro di tangenti nello scandalo dei monopoli del Tabacco. Subì aggressioni, tra le quali un famoso colpo di bastone. Lobbia entrò in Parlamento indossando la bombetta della sera dell’aggressione. Questa presentava un incavo nel mezzo, dovuto al colpo di bastone ricevuto. Un artigiano si mise a fabbricare il cappello alla Lobbia dando così origine al famoso copricapo.
Paolo Tibaldi