IN MONTAGNA Le prime 26 stazioni del soccorso alpino furono create nel settembre del 1954 grazie alla delibera del Consiglio centrale del Club alpino italiano riunito nel Verbano. Da allora sono passati 70 anni e si sono alternati al comando 8 presidenti, di cui due piemontesi: Bruno Toniolo e Piergiorgio Baldracco.
Nel 1968 il soccorso speleologico viene integrato nel Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico (Cnsas). In rapida successione poi vengono create anche le delegazioni: Valsesia, Valdossola, Canavesana, Torino, Monviso-Saluzzo, Alpi marittime e Mondovì. Si aggiunge anche Biella e dopo l’alluvione del 1994 Alessandria.
Oggi i volontari sono 1.148 distribuiti in 49 stazioni alpine nelle principali valli del Piemonte e una speleologica. Nel 2023, i tecnici Sasp hanno gestito 2.181 eventi di soccorso con 1.529 missioni effettuate per recuperare 1.793 persone e 81 le vittime.
Il Sasp opera supportato dalle tecnologie e interviene con i suoi uomini accanto ai medici del 118 a bordo dell’elisoccorso durante ogni intervento, dal 2023 anche in orario notturno. Lunga e non meno sorprendente pure la tradizione di cinofilia con tre interventi passati alla storia datati: 1971, 2010 e 2018. Negli anni anche la ricerca persone ha subito importanti sviluppi: dall’impiego delle unità cinofile da ricerca in superficie a quelle molecolari, fino all’uso delle tecnologie più avanzate. Dalla cartografia digitale, agli strumenti di localizzazione tramite Gps ai droni capaci di sorvolare a bassa quota e individuare persone grazie alla termocamera fino alle App presenti sugli smartphone.
Importanti e più recenti sviluppi hanno interessato inoltre il soccorso in forra. La scuola nata nel 2005 ha permesso di standardizzare le procedure, i materiali e i percorsi formativi relativi soprattutto agli interventi nel campo del torrentismo e del canyoning durante i quali si scende lungo forre e torrenti con mute e attrezzature idonee a superare le cascate. Uno degli ultimi interventi significativi risale al 2010 nel Verbano.
Infine, in occasione dell’anniversario è bene ricordare anche i sanitari che accompagnano i tecnici nelle operazioni di soccorso. Presenti fin dalla nascita del Corpo, medici e infermieri appassionati di montagna si mettono a disposizione del Cnsas come volontari.
I 70 anni sono stati celebrati a Torino sabato 28 settembre nel parco del Monte dei Cappuccini con le dimostrazioni pratiche delle tecniche di trasporto e primo soccorso e la dimostrazione con le unità cinofile e con l’inaugurazione della mostra “70 anni di storia del soccorso alpino e speleologico” al Museo nazionale della montagna. Verso sera, le dimostrazioni del Corpo nazionale si sono spostate sulla cupola della Mole Antonelliana.
e.r.