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Il Giorno della memoria ad Alba: domani (17 gennaio) la statua della Madonna di Dachau arriva al Divin maestro

È l’ottantesimo anniversario della liberazione di Auschwitz, che apre anche le celebrazioni per ricordare il beato padre Giuseppe Girotti. Venerdì esposizione della Madonna di Dachau

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Madonna di Dachau

ALBA Sono passati ottant’anni dalla liberazione di Auschwitz – 27 gennaio – scelta come data simbolo per ricordare, nel Giorno della memoria, l’Olocausto e lo sterminio di ebrei, zingari, minorati e oppositori politici voluto dai nazisti. L’anniversario, ad Alba, ha un significato ulteriore: a Pasqua ricorrerà l’ottantesimo dell’assassinio di padre Giuseppe Girotti, il domenicano, Giusto tra le nazioni, eliminato a neppure quarant’anni di vita con un’iniezione di benzina il 1° aprile 1945 nella baracca 26 del campo di Dachau. Il suo martirio l’ha portato a essere elevato tra i beati martiri da papa Francesco; nel 2014 la cerimonia fu officiata dal cardinale Severino Poletto.

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Madonna di Dachau

La prima data è venerdì 17 gennaio. Alle 16 la chiesa del Divin maestro accoglierà la statua lignea di Nostra signora di Dachau, la copia creata dallo scultore bovesano Aldo Pellegrino dell’opera collocata nella cappella del lager. L’esposizione durerà fino al 28 gennaio.

Martedì 21 gennaio, nella sala conferenze del palazzo Banca d’Alba, il Rotary club cittadino, insieme con l’istituto di credito e Biblia presenterà, alle 18, la conferenza di Guido Armellini su “Le radici dell’antisemitismo. L’antigiudaismo cristiano”. L’incontro, gratuito e aperto al pubblico, offre anche l’opportunità di ottenere dei crediti formativi a insegnanti e studenti. Per aderire occorre scrivere all’e-mail alba@rotary2032.it.

Il giorno successivo Armellini sarà l’ospite d’onore della mattinata riservata agli studenti maturandi promossa dal liceo Giuseppe Govone con il Rotary nella sala conferenze del palazzo mostre e congressi Giacomo Morra.

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Chiara Colombini

Una seconda opportunità di approfondimento sarà, venerdì 24 gennaio, alle 18 nella sala Vittorio Riolfo, la serata dedicata alla Storia internazionale della resistenza italiana curata dall’albese Chiara Colombini e da Carlo Greppi per la casa editrice Laterza. L’incontro si terrà grazie alla collaborazione tra l’Anpi e la cooperativa libraria La torre. Da alcuni anni nella collana seguita da Greppi sono usciti, diretti agli scaffali delle librerie, saggi efficaci nel fare ordine nella foresta di luoghi comuni, punti di vista distorti, retorica e talvolta mistificazioni che hanno caratterizzato il dibattito pubblico sulla Resistenza. Chiara Colombini, albese, ha contribuito con due titoli al progetto editoriale: Anche i partigiani però… e Storia passionale della guerra partigiana.

Il 25 gennaio alla Moretta sarà ricordato (alle 17) il giuseppino padre Vincenzo Prandi, anch’egli assassinato per aver cercato di proteggere dei più deboli che si erano affidati a lui, missionario nelle Filippine.

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La beatificazione di padre Giuseppe Girotti nel 2014

Il giorno successivo, nella chiesa del Divin maestro, alle 9, sarà celebrata la Messa in suffragio di tutte le vittime dei campi di sterminio e in ricordo dei Giusti, riconosciuti da Israele «tra le nazioni» o comunque ricordati dall’associazione Giuseppe Girotti come albesi che si impegnarono a proteggere i perseguitati. Seguirà la deposizione delle corone d’alloro alla targa che indica via Beato Giuseppe Girotti e alla casa di riposo Arturo Benvenuto Ottolenghi per ricordare il conte di religione ebraica (1887-1951) fondatore e benefattore della struttura.

Lunedì 27 gennaio, alle 11, nel giardino di via Roma, si terrà la deposizione di una corona d’alloro in ricordo delle vittime dei campi di sterminio.

Il 28 gennaio, alle 10.30, nella chiesa di San Giuseppe si terrà l’inaugurazione della mostra “Lager”. Per le visite delle scolaresche occorre telefonare al numero
338-56.22.121.

Per venerdì 31 gennaio l’Anpi di Alba ha organizzato in sala Vittorio Riolfo, alle 18, il convegno “Memoriale della deportazione di Borgo San Dalmazzo. Gli ebrei di Saint Martin Vesubie” con Gigi Garelli, direttore dell’Istituto storico della Resistenza e della società contemporanea di Cuneo.

p.r.

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