
CANELLI Un dialogo continuo, senza separazioni, tra il giardino pubblico e l’area per bambini con spazi multifunzionali, luminosi e modulabili dove giocare, dormire e imparare. Il sogno più grande dell’Amministrazione canellese, ereditato dall’esecutivo precedente, è “Il nido in collina” ed è solo uno dei tanti progetti presentati mercoledì scorso durante l’incontro nella sala della Cassa di risparmio di Asti.
L’asilo nido, disegnato dall’architetta Leotta Cirino, sorgerà vicino alla scuola dell’infanzia Dalla Chiesa e avrà forma di farfalla: la struttura esterna sarà rivestita di pannelli di sughero e vegetazione. La capienza è di 36 bambini (sei lattanti e 30 divezzi suddivisi in due o tre gruppi).
Per questo luogo, che favorirà l’apprendimento e le attività all’aperto in un’area che si collega senza soluzione di continuità al giardino circostante, sono stati previsti un milione e duecentomila euro di spese con fondi Pnrr. I lavori sono partiti il 30 gennaio e dovrebbero concludersi entro il 31 marzo 2026.
Ma questa non è la sola iniziativa raccontata dall’assessora ai lavori pubblici Marinella Quaglia ai tanti canellesi accorsi. In nove mesi di Amministrazione Giovine, oltre ad abbattere e piantumare nuovi tigli in via Alba o a censire le aree verdi per migliorare la manutenzione, si è pensato anche ad altre due opere importanti.
Da un lato, la riqualificazione della palazzina del peso pubblico, che prevede 500mila euro dalla Regione e 65mila di cofinanziamento comunale, per far tornare l’edificio davanti a piazza Unione europea la casa di molte associazioni cittadine. Dall’altro, la realizzazione di un campo sportivo in erba sintetica (anche questo un progetto del passato esecutivo che viene portato avanti), per cui si programma un importo regionale di 524mila euro e 131mila del Comune. La scadenza dei lavori è fissata al 31 marzo 2026.
Una grande novità arriva anche dall’Assessorato alla cultura, guidato da Annamaria Tosti. Non solo per il ripristino del Museo multimediale del Sud astigiano, ridotto a ripostiglio e ora abbellito con un allestimento di abiti storici dell’Assedio (in futuro ospiterà anche un’escape room delle masche), ma soprattutto per la volontà di creare una galleria di antichità romane nell’ex chiesa di San Rocco.

Un modo per riscoprire il passato locale grazie a numerose steli funebri ritrovate in città e al momento ubicate nei magazzini comunali. La star sarà Plotia, che diventerà anche simbolo del centro astigiano: vissuta nel I secolo dopo Cristo, al tempo di Vespasiano, morì a tredici anni, pochi giorni dopo il matrimonio. È la prima cittadina canellese attestata nella storia e sarà valorizzata anche con installazioni lungo la Sternìa.
Tra le criticità che sono state mostrate, c’è l’illuminazione pubblica, per la quale era stato redatto nel 2019 un piano da 180mila euro. Purtroppo ci sono ancora alcune vie al buio e il centro storico necessita interventi all’impianto, come testimoniano i black-out estivi. Per ora sono stati stanziati 40mila euro.
«Siamo gente di Canelli che si è messa insieme per fare amministrazione. In questi mesi abbiamo lavorato non solo sulle buche della strada e sull’erba che cresce, ma anche su progetti ambiziosi che ci appassionano e disegnano la città del futuro», ha detto la sindaca Roberta Giovine. Poi, ha promesso futuri incontri tematici per approfondire i tanti punti specifici.
Lorenzo Germano
