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Ferrero è il datore ideale per gli italiani nel 2025

Premiato il gruppo di Alba al Randstad Employer Brand Award. Vince il modello che unisce benessere e crescita

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Maria Franca Ferrero e Daniele Sobrero

ALBA Ferrero è il datore di lavoro ideale in Italia nel 2025. A certificarlo è il Randstad Employer Brand Award, uno dei più importanti riconoscimenti globali sull’attrattività delle aziende. Con il 68,5% delle preferenze, il gruppo albese conquista il primo posto tra 150 imprese valutate dagli italiani: un successo che premia il suo approccio fondato su crescita, fiducia e attenzione alla persona.

Lavoro, cosa cercano gli italiani

Secondo la ricerca Randstad Employer Brand, che ha coinvolto oltre 7500 persone in Italia, i lavoratori valutano positivamente un datore di lavoro che assicuri equilibrio tra vita e lavoro (59%), un’atmosfera positiva (56%), stipendio adeguato (54%), sicurezza del posto (47%) e diversità e inclusione (45%). Tuttavia, meno della metà degli italiani si sente adeguatamente retribuita, e lo stipendio troppo basso è la prima ragione che porta a cambiare lavoro.

Generazione Z: priorità diverse e più cambiamenti

I dati mostrano una netta differenza tra le generazioni. La Gen Z cambia lavoro tre volte più dei Baby Boomers e dà maggiore importanza a formazione e sviluppo rispetto alla sicurezza. È anche più sensibile ai temi dell’inclusione e utilizza canali digitali come LinkedIn per cercare nuove opportunità.

Le parole di Ferrero: “Le persone sono il cuore del Gruppo”

«Da sempre in Ferrero mettiamo le persone al centro – ha dichiarato Deborah Zago, Head of HR Italy BU –. Vogliamo valorizzare il senso di appartenenza, la responsabilità e le opportunità di crescita. L’employer branding non è solo attrazione di talenti, ma costruzione quotidiana di fiducia e coerenza».

Il commento di Sobrero: “Un orgoglio per Alba e il Piemonte”

«Siamo felici, da cittadini di Alba – ha dichiarato il consigliere regionale Daniele Sobrero, della Lista Civica Cirio Presidente – che il mondo del lavoro abbia reso ufficiale ciò che gli albesi sanno da sempre: che lavorare per la Ferrero è un’opportunità di crescita personale, e che l’azienda, da sempre fedele agli insegnamenti del fondatore, considera i dipendenti una vera risorsa da sostenere. Ferrero è un modello in cui il benessere dei dipendenti è un fattore primario. In un contesto in cui la conciliazione tra vita e lavoro è sempre più difficile, Ferrero dimostra che è possibile e strategico».

Un modello che punta sul benessere

Secondo Sobrero, la forza di Ferrero sta proprio nella sua attenzione alle persone: «In un mondo in cui la conciliazione tra vita privata e lavoro è spesso difficile, Ferrero rappresenta un modello in cui questa armonia è possibile e addirittura genera valore per l’azienda stessa».

Innovazione e responsabilità sociale

Nel suo intervento, il consigliere ha espresso anche un auspicio: «Oltre ai complimenti per il premio ricevuto, invio alla Ferrero l’augurio che l’innovazione, anche in ambito sociale, continui a essere l’elemento distintivo del suo percorso futuro».

I migliori datori nei settori chiave

Oltre a Ferrero, la ricerca ha premiato le aziende più attrattive in 11 settori:

  • ABB (elettronica)

  • Automobili Lamborghini (automotive)

  • Brembo (componentistica)

  • Chiesi Farmaceutici (farmaceutico)

  • EssilorLuxottica (industria metallurgica)

  • Gruppo Mondadori (media)

  • IBM (ICT)

  • Italo (trasporti)

  • Leonardo (aeronautica)

  • Maugeri (sanità)

Engagement, inclusione e AI: le sfide del presente

Il 59% dei lavoratori si sente motivato nel proprio ruolo. Ma tra i “disimpegnati”, il 39% prevede di lasciare il lavoro. La diversità resta centrale: il 23% degli italiani si identifica come parte di una minoranza, e nella Gen Z la percentuale sale al 34%. Quanto all’intelligenza artificiale, solo il 10% la usa regolarmente, ma l’impatto percepito è in forte crescita (35%).

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