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Furti in casa, sgominata una banda nel Cuneese, 12 indagati

Cinque sono finiti in carcere dopo l'operazione "Me òm" della Questura di Cuneo

Guidava sotto l'effetto di alcol, si capotta in via Torino a Cuneo. Patente ritirata

CUNEO C’era un sodalizio criminoso composto da dodici persone, otto uomini e quattro donne, all’origine di una serie di furti pluriaggravati in abitazione consumati nell’area di Cuneo, Saluzzo, Alba, Fossano e Dronero. Sono tutti italiani, legati fra loro anche da legami parentali e appartenenti alle comunità sinti stanziali della provincia, nelle zone di Magliano Alpi, Trinità e Sant’Albano Stura. L’operazione Me òm, con cui la squadra mobile di Cuneo ha posto fine all’attività del gruppo, è stata avviata a partire dal mese di dicembre 2024. Una complessa attività d’indagine, coordinata dalla Procura di Asti, ha portato alla contestazione dell’associazione a delinquere a tutti gli indagati.

L’indagine sui furti, commessi nel periodo tra fine dicembre 2024 e il maggio scorso, ha portato alla luce i meccanismi di cui si servivano gli indagati: detenzione di targhe contraffatte, intestazioni fittizie di autovetture e l’individuazione di supporti logistici dove custodire la vasta refurtiva, costituita da preziosi, orologi, denaro contante e argenti. Il gip del Tribunale di Asti ha emesso nei confronti di nove indiziati altrettante misure cautelari, con l’incarcerazione di cinque soggetti e l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria a carico di altri quattro. L’operazione ha richiesto l’impiego di 60 agenti e unità cinofile, con il supporto di equipaggi del reparto prevenzione crimine, delle Uopi di Torino e delle squadre mobili di Alessandria, Asti e Torino.

Ansa

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