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Brexit, a poche ore dal voto che potrebbe cambiare l’Europa

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LONDRA  Oggi, giovedì 23 giugno, i cittadini britannici saranno chiamati a decidere se restare nell’Unione Europea, attraverso il referendum noto come Brexit, che sta appunto per Britain Exit.

La gara tra il “leave” (andarsene dall’Ue) e il “remain” (restare) è al testa a testa: i sondaggi danno per vincenti coloro che vorrebbero rimanere cittadini comunitari, ma il distacco sarebbe solo al 7%, secondo il Telegraph. Le ragioni della fuga dall’Ue sono riconducibili a una maggior autonomia legislativa e a una gestione differente dell’immigrazione.

Se vincesse il “leave”, andrebbero ridiscussi molti trattati e la libera circolazione delle persone e delle merci, principio fondante dell’Ue, sarebbe messa in dubbio nel Regno Unito. Pensiamo ai tanti cittadini italiani che là hanno trovato lavoro e vivono stabilmente.

Brexit: il Regno Unito vota per lasciare l’Unione europea

Tra questi Giuditta Dallerba, 26enne vissuta a Canelli per la maggior parte della sua vita, prima di prendere la residenza a Londra, nelle sue nuove vesti di Account manager. «La maggior parte delle persone istruite qui vota per restare», ci racconta senza mezzi termini: «Ho l’impressione che i sostenitori dell’ “exit” siano nutriti da una disinformazione diffusa specialmente nelle piccole città. Qui a Londra non conosco una singola persona che voti per lasciare l’UE: tutti girano con la spilletta “I’am in”, ma chi viene da fuori forse non si rende conto di quanto sia importante rimanere per l’economia di questo Paese».

Giuditta non potrà votare, a differenza di quanto successo per le elezioni del nuovo sindaco della Capitale; solo gli inglesi e gli appartenenti al Commonwealth potranno esprimersi.

Chiara Cavalleris

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