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Alba Film Festival – Le opere in concorso

Il concorso di lungometraggi è sempre stato il fiore all’occhiello dell’Alba international film festival (che si terrà a partire da domani, 1° giugno, fino a domenica 5 – programma completo sul sito www.albafilmfestival.com): sia quando si sdoppiava fra lavori di finzione e documentari, sia quando era dedicato a opere prime e seconde di giovani autori internazionali. E per quanto ora ridotto a soli sei titoli per ragioni di spazio e di risorse, anche nella sua decima edizione prosegue il suo cammino di ricerca e autonomia nel panorama festivaliero nazionale.

Film in concorso

La selezione 2011, che pesca dai migliori festival di questo e dell’anno passato, presenta come da tradizione opere di fiction (non televisive, naturalmente) e documentari. Tra le prime, la più recente è l’argentina Ausente di Marco Berger (sala Ordet, giovedì 2 ore 22.30 e venerdì 3, ore 10), presentata all’ultima Berlinale e vincitrice del Teddy Award, grazie al racconto della relazione tra un ragazzo e il suo insegnante di nuoto, segnata dalla tragedia e da echi di inquietudine hitchcockiana. Più vecchio, ma altrettanto significativo, è invece l’altro film dal Sud America, il peruviano Octubre di Daniel e Diego Vega (sala Ordet, giovedì 2 ore 18.30 e venerdì 3, ore 11), ritratto di un tranquillo gestore di banco dei pegni che riscopre sentimenti sopiti quando si trova suo malgrado ad accudire un neonato: premio speciale al Certain Regard di Cannes 2010, è un film minimalista e ironico, alla Kaurismaki si potrebbe dire, che prova a osservare con sguardo poetico un mondo segnato dalla povertà e dall’abbandono.

 

Honigmann

La documentarista olandese Heddy Honigmann.


La terza opera di finzione è il cinese Winter Vacation di Li Hongqi (sala Ordet, venerdì 3, ore 17.30 e sabato 4, ore 10) vincitore con merito del Festival di Locarno 2010, ritratto generazionale di quattro adolescenti che, in un paesaggio immerso nella neve e nell’inedia quotidiana, trascorrono insieme gli ultimi giorni di vacanza: ancora minimalismo, ma questa volta con una vena dolente e malinconica.

La selezione di film documentari del decimo Alba international film festival si presenta in maniera altrettanto coerente, con tre titoli che mettono in scena altrettanti ritratti di comunità chiuse e particolari. Si parte dalla famiglia indonesiana seguita per anni dal regista Leonard Retel Helmrich e protagonista in tutta la sua intimità di Position among the stars, vincitore del festival del documentario Idfa di Amsterdam e dell’edizione 2011 del Sundance film festival (fondazione Ferrero, sabato 4, ore 18.45, sala Ordet domenica 5, ore 11.30). Si prosegue con comunità nomade degli Yéniches al centro del mockumentary – cioè a metà tra il doc e il falso – La Bm du seigneur di Jean- Charles Hue (fondazione Ferrero, sabato 4, ore 22.30; sala Ordet domenica 5, ore 14.30) e infine il villaggio tedesco in cui si tiene la rituale battaglia fra mucche raccontata da Battle of the queens di Nicolas Steiner, elegiaca esaltazione di un mondo fuori dal tempo, tra colori, cibi ed estasi della natura (fondazione Ferrero, sabato 4, ore 21; sala Ordet domenica 5, ore 10).

Giudicati dal pubblico del Festival – in linea con il democratico ingresso gratuito sei film del concorso gareggeranno per far vincere ai loro autori un soggiorno per due persone nelle Langhe: lo stesso premio era stato vinto lo scorso anno dalla documentarista olandese Heddy Honigmann, che quest’anno torna ad Alba per presentare in omaggio i suoi lavori – giovedì 2 giugno, dalle 20.15, in sala Ordet: al termine della proiezione ci sarà un incontro con la regista – e, indirettamente, per augurare la stessa sorte ai futuri vincitori del festival. L’“evento speciale” di chiusura sarà la proiezione di Exit Through The Gift shop di Banksy, domenica 5 giugno, alle 20.30, in sala Ordet.

g.a.

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