Park pubblico o privato?

AutoIn questi giorni il settore urbanistica del Comune di Alba sta ultimando un censimento sui parcheggi privati a uso pubblico. Si tratta di una mole di stalli di proprietà privata ubicati presso condomini e cortili, nei quali la concessione edilizia rilasciata ai costruttori, prevede la destinazione del pubblico utilizzo. In questa prima fase, sotto la lente di ingrandimento sono finite le concessioni edilizie rilasciate nel periodo compreso tra il 2000 e il 2010. Lo studio eseguito dai tecnici comunali con l’ausilio di un programma informatico sofisticato, ha dato risultati a dir poco sorprendenti. Sono emersi 45.000 metri quadrati di superficie vincolata, che in rapporto alle dimensioni standard di uno stallo (una trentina di metri quadrati, ndr) fa emergere approssimativamente 1.500 posti auto “a striscia bianca”.

Gazzetta ne ha parlato con il responsabile del procedimento, il dirigente della Ripartizione urbanistica e territorio Alberto Negro.

Come nasce l’idea di effettuare questo censimento e con quali obiettivi?

«Questo lavoro fa parte della normale attività di controllo esercitata dall’Amministrazione comunale. La cartografia ha rinvenuto un discreto patrimonio, composto da oltre cinquanta vincoli urbanistici e in alcuni casi abbiamo riscontrato irregolarità. Si è voluto dare un segnale nei confronti di una tematica molto sentita dai cittadini. L’intenzione è di creare un disciplinare preciso in materia, verificarne l’effettiva destinazione d’uso, nell’interesse sia dei proprietari delle aree che dei cittadini».

Per quale motivo sono state prese in esame solo le pratiche degli ultimi dieci anni?

«Siamo partiti dall’esame di pratiche edilizie recenti, perché in queste è indicato il numero effettivo dei posteggi da realizzare. In quelle più datate, invece, l’area a uso pubblico era precisata in unità di superficie, ma anche queste saranno oggetto d’analisi. È un lavoro piuttosto lungo e complesso, macredo che sull’onda dei primi esiti, proseguiremo in questa direzione».

Quali tipi di interventi concreti potranno realizzarsi?

«Al momento i primi dati estratti sono in possesso dell’Amministrazione comunale per un esame finalizzato a una decisione. Il passo successivo sarà quello di esercitare il diritto d’uso sulle superfici almomentoutilizzate inmodo non conforme, mettendole a disposizione della collettività con opportuna segnaletica. Infine, tenendo conto anche delle richieste dei privati e in accordo con questi ultimi, contrasteremo usi impropri».

Alessio Bottigliero

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