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Aumenterà l’addizionale Irpef

Gianni FogliatoConti in regola, efficienza e coesione sociale: questi i tre obiettivi che l’Amministrazione comunale di Bra si è data nel redigere il non facile bilancio di previsione 2012. Lo scoglio più grande da affrontare sono i 900.000 euro di minori entrate, che comporteranno l’aumento dell’addizionale Irpef, anche se in modo progressivo rispetto al reddito.

Gli effetti dei tagli. «Per l’anno prossimo prevediamo minori trasferimenti dallo Stato nell’ordine di 450- 500.000 euro», spiega il sindaco Bruna Sibille. «Altri tagli, operati dalla Regione, riguardano soprattutto i fondi per l’asilo nido e il trasporto pubblico locale. Altri 90.000 euro di minori incassi sono dovuti poi alla vendita della casa di riposo di Montepulciano, con la conseguente perdita del canone di affitto». Si arriva così a 900.000 euro.

La Giunta ha scelto di non attendere le nuove manovre finanziarie che opererà il Governo Monti (con il probabile ripristino dell’Ici sulla prima casa), ma di approvare il bilancio nei giorni precedenti Natale «perché è bene definire subito le linee di intervento e non andare avanti con l’esercizio provvisorio fino a marzo», aggiunge Bruna Sibille, che sottolinea: «Comunque abbiamo operato per mantenere la coesione sociale in città, ovvero dedicando particolare attenzione agli ultimi e a chi è a rischio di marginalità economica».

Tariffe e imposte bloccate. L’assessore al bilancio Gianni Fogliato (foto) aggiunge: «Anche a fronte di pesanti tagli di fondi, riteniamo essenziali servizi quali l’asilo nido e li garantiremo, senza peraltro aumentare le tariffe dei servizi a domanda individuale (come il nido, le mense o i trasporti). Abbiamo fatto un grande sforzo per mantenere invariate anche la Tassa rifiuti (sulla quale non applichiamonemmeno l’aggiornamento Istat) e le altre imposte comunali. Per fare questo abbiamo analizzato la spesa storica e chiesto ai dirigenti dei vari settori – che già lo scorso anno si sono impegnati a fare tagli – di cercare di risparmiare sui servizi che il Comune affida all’esterno (pulizia degli edifici, manutenzione del verde, ecc.) e di ottenere le tariffe più convenienti possibili nelle forniture (energia elettrica, telefoni, canoni vari)». La parola d’ordine per tutti è quindi risparmio.

Aumento dell’addizionale Irpef. A conti fatti i risparmi non sono sufficienti a compensare i tagli di Stato e Regione, e quindi il Comune per garantire gli stessi servizi ha dovuto applicare un aumento dell’addizionale Irpef (finora a Bra era dello 0,6%), come previsto dalle norme fatte approvare dal Governo Berlusconi, che ha permesso ai Comuni di compensare in questo modo i minori trasferimenti statali, costringendoli a “mettere le mani in tasca” ai cittadini. Per far sì che chi ha di meno contribuisca di meno, l’Amministrazione Sibille ha confermato l’esenzione dall’addizionale Irpef per chi ha un reddito fino a 10.000 euro e ha modulato l’aumento in base a fasce di reddito. Per coloro che guadagnano fino a 28.000 euro ora l’addizionale sarà dello 0,7%, da 28.001 a 55.000 sarà dello 0,75% e oltre i 55.000 euro dello 0,8%. «Se verrà ripristinata l’Ici sulla prima casa», tiene a precisare l’assessore Fogliato, «e il Comune avrà una maggiore entrata, ci impegniamo a ridurre o cancellare l’addizionale Irpef».

Lotta contro i “furbi”. La Giunta promette attenzione alla lotta all’evasione e sottolinea come, dal suo insediamento, abbia riportato le verifiche su Ici, Tassa rifiuti, ecc. sotto il diretto controllo degli uffici comunali, mentre prima era affidato a una società esterna. E nel settore delle pubbliche affissioni e della pubblicità sono aumentati gli incassi e azzerate le lamentele dei cittadini.

«Da gennaio partirà anche il sistema del “prepagato” per le mense scolastiche», annunciano il sindaco Sibille e l’assessore Fogliato. «In questo modo porremo un limite alle morosità che, a differenza di quanto si possa pensare, spesso riguardano nuclei familiari che non hanno alcun problema economico». Dunque per mangiare alla mensa scolastica si dovrà prima acquistare il relativo buono.

Ridurre il debito. Tra gli obiettivi dell’Amministrazione, nonostante il periodo di crisi, vi è quello della riduzione del “debito pubblico” del Comune, ovvero l’insieme dei mutui contratti a suo tempo. Su ogni braidese grava un debito di 671,68 euro, che nel 2012 si ridurrà di 4 euro.

Diego Lanzardo

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