Sono iniziati ieri, lunedì 5, i lavori di sistemazione della frana che nei giorni scorsi si è abbattuta sulla provinciale tra Saliceto e Cengio, dopo la curva di Pian Rocchetta, all’ingresso del Comune savonese. L’intervento si preannuncia imponente e costoso: circa 900 mila euro e quattro mesi di lavori. «Per mettere in sicurezza il versante dovranno essere sbancati circa 40 mila metri cubi di collina e la carreggiata sarà spostata verso la ferrovia e il sito ex Acna », spiega il sindaco di Saliceto Enrico Pregliasco, che la scorsa settimana ha partecipato a un vertice in Provincia a Savona col collega di Cengio Ezio Billia e il presidente della Provincia Angelo Vaccarezza e l’assessore alla viabilità Roberto Schneck.
La frana di fatto ha tagliato in due la Valle Bormida, obbligando gli automobilisti a ricorrere a percorsi alternativi molto lunghi. «Per andare da Saliceto a Cengio si deve passare da Camerana Villa e salire a Montezemolo. In pratica, anziché percorrere quattro chilometri (in pianura, nda) se ne percorrono venticinque (in collina, nda)», continua Pregliasco, che aggiunge: «Abbiamo chiesto che, una volta tolti i massi e messa in sicurezza l’area, si ripristini nei limiti del possibile il transito a senso unico alternato anche coi lavori in corso. Sui tempi è difficile fare previsioni, ma spero che entro marzo si possa transitare a senso alternato. La frana sta creando disagi non solo ai cittadini e danni gravi alle imprese.
Sul percorso alternativo i mezzi pesanti hanno difficoltà di transito». Per migliorare la situazione, a Saliceto sono anche in corso lavori di ripristino di una strada comunale che porta a Montezemolo, interrotta da una frana nei mesi scorsi. Per affrontare l’emergenza e venire incontro alle esigenze dei pendolari sono state coinvolte anche le ferrovie. «Grazie all’interessamento della Regione Piemonte e della Prefettura di Cuneo, i treni sulla linea Torino- Savona che in precedenza fermavano o a Saliceto o a Cengio, ora sosteranno in entrambe le stazioni», conclude Pregliasco. Una sorta di “navetta” per aggirare la frana, entrata in vigore dalla scorsa settimana.
Corrado Olocco